Una parte dei 200 milioni che Zaia vuole ora destinare alla Pedemontana, venga riservata in via prioritaria al pagamento degli espropriati.
Il tentativo di sbloccare l’impasse di questo ennesimo project financing truffa, contrattato ai tempi di Galan e con la successiva sottoscrizione di Zaia, azzererà di fatto le risorse risparmiate negli ultimi anni dalla Regione e chissà a discapito di quale servizio.
Si garantiscano almeno i titolari dei terreni espropriati che da tre anni attendono di essere liquidati, tra pratiche da definire e rate di pagamento che non sono state rispettate nonostante le promesse. In totale si tratta di un ammontare di decine di milioni euro.
Non posso dimenticare in tal senso che su Zaia, già ministro dell’agricoltura, grava una doppia responsabilità: non solo quella di aver sottratto 720 ettari alle opportunità economiche legate alle coltivazioni di eccellenza, come ad esempio l’asparago bianco di Bassano.
Ma anche di non aver lavorato per un risarcimento immediato dei proprietari di queste terre, ormai improduttive. Ora ha l’occasione per rimediare, almeno in parte, a questi errori.
Lascia un commento