A Silea, in provincia di Treviso, insulti razzisti (‘nero di m… ti sotterriamo vivo’) a un calciatore 14enne da parte di due adolescenti della squadra avversaria: la nostra solidarietà al giovane calciatore e la massima condanna a qualsiasi discriminazione nella vita e nello sport.
E una risoluzione depositata in Consiglio regionale per esprimere solidarietà al giovane calciatore del Treviso, per dire No ad ogni discriminazione e per ribadire che lo sport è prima di tutto rispetto reciproco, presentata con i Consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune).
Ci auguriamo che possa essere condivisa da tutto il Consiglio regionale. Ci appelliamo al buonsenso dei nostri colleghi. Siamo certi che nessuno vorrebbe vedere un proprio figlio vittima di un episodio simile.
Quando anche tra i più giovani si diffondono parole d’odio, la politica e le istituzioni sono chiamate a interrogarsi. Chi detiene il potere politico e gode di ampia visibilità mediatica ha un’enorme responsabilità nei confronti di tutta la società.
Certa propaganda può forse dare soddisfazione al politico di turno che guadagna consenso sul breve termine, ma alla lunga è la gente comune a pagarne le conseguenze.
La storia recente e passata ci offre molti esempi in questo senso.
La risoluzione che abbiamo presentato si richiama ai principi contenuti nel Codice di Comportamento sportivo del CONI, che vieta qualunque comportamento discriminatorio, e nella Carte Etica dello Sport approvata nel 2017 dal Consiglio regionale che recita: “lo sport è portatore di valori morali, culturali, educativi, nonché imprescindibile fattore di inclusione sociale ed integrazione popolare, nel totale rifiuto di ogni forma di discriminazione“.
Con la risoluzione, chiediamo al Consiglio regionale di esprimere solidarietà al giovane calciatore oggetto delle intollerabili offese descritte in premessa e condanna ogni episodio discriminatorio, specie se commesso nell’esercizio o in occasione delle attività o delle manifestazioni sportive, e di impegnare la Giunta regionale ad adottare, anche in applicazione della Carta Etica dello Sport, tutte le iniziative finalizzate alla prevenzione di ogni tipo di discriminazione.
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