5G – Mancano tutele e informazioni sanitarie. E in Veneto?

Anche in Italia, dopo gli States, sta arrivando la nuova rete per la telefonia mobile, partendo dalla sperimentazione. Ma sulla tecnologia 5G mancano tutele e informazioni sanitarie. La Regione ha intenzione di intervenire?

La sperimentazione è già stata avviata, ma sulla tecnologia 5G non ci sono studi e verifiche che a monte dovevano fornire una valutazione del rischio sanitario derivante da una massiccia installazione di nuove antenne per la telefonia mobile che, inevitabilmente, andranno a sommarsi a quelle esistenti. Anche in Veneto, cittadini ed amministratori locali sono preoccupati perché si sentono privi di ogni tutela”.

Ho depositato in questi giorni un’interrogazione per la Giunta sulla questione legata alla diffusione del 5G, sigla con la quale si indica l’insieme delle tecnologie e degli standard di quinta generazione relativi alla telefonia mobile.

Nel febbraio scorso la commissione della Camera che si occupa di telecomunicazioni ha tenuto una serie di audizioni acquisendo documenti e pareri che sollevano forte preoccupazione circa gli effetti sulla salute causati dalla tecnologia 5G.

Timori che aumentano se pensiamo che la previsione del governo di una copertura nazionale del 5G pari al 98% del territorio si lega all’ innalzamento dei limiti di legge per la soglia d’irradiazione elettromagnetica, passando dagli attuali 6 V/m ai più elevati e rischiosi 61 V/m cui la popolazione potrebbe essere esposta H24.

Chiedo semplicemente alla Giunta, quali misure intende assumere per tutelare in maniera preventiva, anche attraverso campagne informative, la popolazione da eventuali effetti negativi provocati dalla tecnologia 5G.

Inoltre la consigliera chiede se su questo fronte vi sia l’intenzione di acquisire analisi e pareri da parte di Arpav.