Treno regionale Adria-Mestre al “capolinea”: SIT non garantisce più il servizio!

31 Maggio 2019
Territorio

Linea ferroviaria Adria – Mestre, 60km in 3 ore: si fa prima in bicicletta! La Regione si decida ad affidare il servizio a un’altra compagnia.

 

Lo abbiamo già chiesto il 22 marzo scorso con l’interrogazione a risposta immediata n. 733 e lo ribadiamo ora: Sistemi Territoriali non si è dimostrata all’altezza perciò è opportuno affidare il servizio di trasporto ad altra compagnia per garantire la continuità e la qualità del servizio.

Invece l’altro ieri, il 28 maggio, la Giunta Regionale rispondendo a questa e ad altre interrogazioni sull’inefficienza di Sistemi Territoriali (le nn. 706, 728 e 745) ha praticamente affermato che va tutto bene.

 

Oggi, per tutta risposta, apprendiamo dalla stampa locale che ieri i passeggeri del treno partito da Mestre alle 14.43 avrebbero impiegato 3 ore per arrivare ad Adria e sarebbero stati costretti ad effettuare il tratto Mira – Piove di Sacco a bordo di un autobus strapieno.

 

È inaudito, i problemi sono gravi, evidenti e sotto gli occhi di tutti ma non accade nulla. Gli utenti sono stanchi e si sentono presi in giro, infatti, quasi ogni giorno apprendiamo di veri e propri ‘viaggi della speranza’ per coprire una tratta brevissima che dovrebbe unire velocemente e facilmente il Polesine con il capoluogo regionale.

 

La consigliera Bartelle, in quanto polesana, ci precisa che vive in prima persona i disagi dovuti alla cattiva gestione della linea ferroviaria Adria-Mestre e quando deve raggiungere Venezia per impegni istituzionali come Consiglio o Commissioni si vede costretta ad utilizzare altri mezzi di trasporto per non rischiare di non arrivare in tempo come spesso accaduto.

Invitiamo quindi tutti gli utenti, singoli o riuniti in comitati, a contattarci per segnalare i disservizi che subiscono e mettere insieme una azione politica forte per combattere questa situazione assurda.

 

Se continua così, l’utenza della linea Adria-Mestre percorrerebbe il tragitto in minor tempo utilizzando la bicicletta. È davvero questo ciò che vuole la Regione?

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