Terme di Recoaro? Servono i fatti oltre la parola di un trentennale

25 Giugno 2019
Territorio

“Terme di Recoaro, le promesse di concessioni trentennali le abbiamo già sentite. Ora ci vogliono i fatti, la Regione non tradisca ancora una volta la Valle dell’Agno”

 

Le parole dell’assessore Forcolin sul futuro delle Terme di Recoaro in teoria sono rassicuranti, perché è quello che chiediamo, sia noi che l’intero territorio. Però adesso servono i fatti, le promesse di concessioni trentennali ci sono già state e sono rimaste solo sulla carta: la comunità è già stata tradita e non potranno essere tollerate altre bugie.

Questo il commento alla risposta della Giunta sull’interrogazione relativa al futuro delle Terme di Recoaro dopo l’affidamento stagionale fino al prossimo 30 settembre.

 

Ci auguriamo che stavolta quella dell’assegnazione ultra trentennale non sia una favola

L’ultimo bando, andato deserto era di appena diciotto mesi, quello precedente di tre anni, questo di sei mesi e hanno mortificato la disponibilità dimostrata dalla comunità. Ci sono imprenditori locali che hanno investito migliaia e migliaia di euro sviluppando un business plan, costruito anche sulla base della parola data dallo stesso assessore, poi tradita da un bando che non rispondeva a quanto dichiarato in precedenza.

Per rilanciare il complesso servono tempi che permettano agli imprenditori di rientrare degli investimenti e fondi adeguati da parte della Giunta, visto che il depauperamento è stato causato evidentemente dalla malagestione regionale.

 

Gli interventi di recupero e riqualificazione di Villa Tonello e del Parco sono un primo passo, ma non bastano. Speriamo che finalmente la maggioranza sia rispettosa della parola data, per garantire un futuro a un comparto fondamentale per l’economia di tutta la Valle dell’Agno.

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *