Pedemontana Veneta – Una frode. Sarà urgente fare verifiche su tutta l’opera
Nuove ombre su SPV, project financing nato male e cresciuto peggio!
Il governo regionale ha il dovere di intervenire a garanzia dei lavoratori e dei futuri fruitori, con verifiche dei materiali usati in tutti i cantieri.
Dopo lo scioccante comunicato stampa della Giunta regionale, che ieri ci ha informati del terzo sequestro del cantiere della galleria di Malo lungo il percorso della futura Strada Pedemontana Veneta, riteniamo che si debba subito fare chiarezza rispetto ai materiali utilizzati in tutti i cantieri dell’opera.
Si tratta di una forma di precauzione minima, a garanzia dei lavoratori e dei futuri fruitori, per questo abbiamo depositato un’interrogazione chiedendo alla Giunta regionale quali interventi intenda mettere in campo.
Ricordando che proprio nel cantiere della galleria di Malo è avvenuto uno dei due infortuni mortali sul lavoro che già purtroppo si sono verificati nell’ambito della SPV.
Chiediamo semplicemente:
- Se rispetto ai fatti di cui alla nota della Struttura di progetto Pedemontana la Giunta regionale ha o meno intenzione di attivare autonomi approfondimenti nell’ottica di azionare rimedi contrattuali previsti dalla legge e dal terzo atto convenzionale;
- Se abbia o meno intenzione di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale per i fatti di cui al sequestro ordinato dalla magistratura e di cui in premessa, nonché negli altri procedimenti attivati ivi incluso quello afferente all’incidente mortale avvenuto nell’aprile del 2016 nel cantiere di San Tomio di Malo;
- Se, anche a garanzia dei lavoratori e dei cittadini futuri fruitori, abbia o meno intenzione di attivare specifiche verifiche su tutti i cantieri al fine di verificare che sui i materiali utilizzati sia presente la marcatura CE e che gli stessi siano rispondenti agli elaborati progettuali.
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