Legge sul contrasto all’azzardo – le mie proposte ed il progetto “Nuove generazioni”

2 Settembre 2019
Sanità e Sociale

Ecco le mie proposte emendative sulla nuova Legge Regionale per il contrasto al Gioco d’Azzardo.

In Consiglio Regionale, tra poche ore, inizieremo la discussione e votazione della proposta di legge sulla prevenzione e cura delle azzardopatie.

E’ una legge che attendevamo da tempo, per concretizzare anche in Veneto le innovazioni ed i risultati ottenuti in altri territori: il Piemonte infatti ci insegna come una buona attività legislativa e regolamentare, possa invertire la tendenza italiana, con addirittura il 10% di “giocate” in meno in tutto il territorio regionale. Ciò non accade nel resto d’Italia, Veneto compreso, dove i cittadini aumentano del 5,3% la propria abitudine all’azzardo.

La proposta di legge veneta è un ottimo punto di partenza; ci sono però degli aspetti che necessitano di alcuni approfondimenti e modifiche, per rendere più efficace la legge ed i suoi intenti.

Vi racconto cos’ho proposto! 

Tre sono i punti su cui mi concentro:

  • le Nuove Generazioni, perché il futuro del Veneto va tutelato fin d’ora;
  • la valorizzazione di Esperti o Associazioni che si dedicano al contrasto del gioco d’azzardo.
  • il sostegno ai Comuni e agli Amministratori locali coraggiosi;

IL PUNTO CARDINE? LE NUOVE GENERAZIONI

Su questo aspetto non transigo: la Politica è fatta per guardare al futuro e tutelare il benessere della Comunità non solo per “l’oggi”. Ma pensare ai futuri adulti del Veneto non è una cosa scontata: abbiamo visto come la prevenzione sia spesso un principio dimenticato in Veneto. Io, però, ci credo fermamente e, in questo ambito, ha la funzione di ridurre il peso futuro, sia sociale che economico, della gestione dei patologici dell’azzardo, dei malati di azzardopatia.

Abbiamo bisogno di giovani forti e proiettati verso progetti di larghe vedute, di famiglie concentrate sul futuro dei propri figli, consapevoli dei rischi causati dalle dipendenze di ogni forma e genere.

Ecco perché uno degli emendamenti che ho presentato esplicita una priorità dimenticata, ossia che la legge ha lo scopo di tutelare le nuove generazioni, attraverso la conoscenza e la consapevolezza, per preservarli dal rischio di divenire giocatori patologici.

Ricordiamoci che anche se è vero che il gioco d’azzardo è vietato ai minori, l’esasperata diffusione dei punti gioco, sommata al sistema di scommesse online, non permette un adeguato controllo. E poi ci chiediamo come mai il 14% dei giovani dagli 11 ai 19 anni giochino e scommettano già…

E per quanto riguarda l’Azzardo Online?

La proposta di legge in discussione, purtroppo, non fa mai riferimento al gioco online: ok, è una competenza nazionale, ma la prevenzione rientrare nelle opportunità della Regione!
Per questo ho proposto che la Regione definisca specifici progetti rivolti alla sensibilizzazione e formazione delle nuove generazioni, nonché all’informazione delle famiglie sui programmi di filtraggio e blocco dei giochi on line.

Infine, chiedo siano sostenutii progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alle nuove generazioni, promossi da enti locali, istituti scolastici, gestori di esercizi pubblici e commerciali ed associazioni .

PER LE ASSOCIAZIONI E GLI ESPERTI CHE DA ANNI LOTTANO CONTRO LA PROLIFERAZIONE DEL GIOCO D’AZZARDO

La legge regionale prevede all’Art.3 l’istituzione di un Tavolo tecnico, composto dal direttore competente, un rappresentate di ogni Ulss e 3 rappresentanti dal Terzo settore che operano nel recupero patologico. Ho proposto anche di aggiungere 2 componenti che delle Associazioni del territorio o Esperti che operano nel settore del contrasto, della prevenzione e della riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico”, altrimenti rischia di divenire un Tavolo di coordinamento sugli interventi di cura delle azzardopatie, mentre serve anche una componente di cittadinanza attiva o di esperti per la prevenzione.

Riguardo il Tavolo tecnico, ho chiesto che oltre a coordinare le azioni, produca un report, una relazione dettagliata sulla situazione veneta e sulle attività che saranno attivate, per avere:

  1. un quadro generale dell’andamento del fenomeno del gioco a rischio di sviluppare dipendenza in Veneto, anche in confronto alla situazione nazionale, con particolare riferimento alla diffusione sul territorio regionale degli apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931;
  2. un quadro sugli interventi e le attività attivate dalla Regione Veneto
  3. un quadro sugli interventi e le attività attivate dalle AULSS
  4. un report sulle azioni e sulle norme adottate dai comuni”

 SOSTEGNO AI NOSTRI COMUNI ED I LORO AMMINISTRATORI

Spesso le amministrazioni locali di ogni regione si trovano di fronte a difficili e solitarie battaglie contro i ricorsi legali delle multinazionali dell’azzardo, pronte a mobilitarsi contro ogni regolamento comunale che cerchi di porre dei limiti anche blandi sull’orario di apertura e sulla distanza dai luoghi sensibili.

La Regione ha l’obbligo di stare al loro fianco. Per questo ho presentato degli emendamenti a sostegno dei nostri Comuni:

  • per la condivisione di buone pratiche – la Regione “sostiene  le iniziative delle  amministrazioni locali finalizzate alla diffusione nel territorio regionale  delle  buone pratiche in materia di contrasto del gioco d’azzardo patologico”

  • per la tutela di ulteriori luoghi di aggregazione – “I comuni possono individuare altri luoghi sensibili in cui si applicano le disposizioni di cui al comma 1 (limitazioni d’orario e di distanze), tenuto conto dell’impatto degli insediamenti sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico ed il disturbo della quiete pubblica.”
  • per la tutela delle categorie più deboli in occasione di eventi e manifestazioni – “I comuni, in via straordinaria e per esigenze di tutela della salute e della quiete e sicurezza pubblica, nonché di circolazione stradale, possono stabilire  per le tipologie di gioco delle fasce orarie fino a dodici ore complessive di interruzione quotidiana del gioco o la chiusura temporanea degli esercizi durante lo svolgimento di eventi, fiere e manifestazioni locali temporanee, per gli esercizi con apparecchi per il gioco che si troverebbero ad una distanza inferiore a trecento metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti
  • per la limitazione della pubblicità dell’azzardo – “La Regione promuove accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione, finalizzato a vietare la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco a rischio di sviluppare dipendenza sui propri mezzi di trasporto

 

A queste proposte, destinate a migliorare l’azione di tutela preventiva prevista nel progetto di legge, ho affiancato anche 2 ordini del giorno, ossia delle proposte esterne alla legge con cui si vuole impegnare la Giunta Regionale ad un definito obiettivo: 

  1. il primo vuole tutelare le proposte fatte per l’attività di prevenzione rivolta alle nuove generazioni nel caso in cui la maggioranza non le accettasse in legge: in questo modo cercherò di tutelare questa mia priorità, impegnando la Giunta a garantirla ugualmente nella sua attività amministrativa;
  2. il secondo, invece, chiede alla Giunta di intervenire presso il Governo, a nome di tutte le forze politiche, per sollecitare politiche nazionali coerenti alla lotta all’azzardo.
Grazie ai coraggiosi che sono riusciti a leggere fino in fondo le mie proposte! Domani vi aggiornerò sul risultato delle votazioni!
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