Pfas – Operai Miteni: confermata la mortalità. Ora si agirà per tutelarli?

20 Settembre 2019
Ambiente

Qualche giorno fa, è stato pubblicato sulla rivista internazionale Environmental Research, lo studio sulla mortalità dei dipendenti Rimar/Miteni sull’esposizione ai PFAS.

Son passati anni da quando abbiamo chiesto che i lavoratori e anche gli ex, rientrassero nella presa in carico sanitaria o che fosse implementata la sicurezza nel ciclo produttivo: essenziali azioni di tutela dei lavoratori esposti dovute e obbligatorie da parte della Regione e dell’azienda, quando era ancora attiva, ma fino ad ora nulla di concreto.

Dopo la pubblicazione dello studio del Dr. Girardi e Dr. Merler, che rilevano una aumentata mortalità nei 462 uomini che hanno lavorato almeno 6 mesi in Rimar o Miteni (sottoposti quindi alle più alte concentrazioni sieriche di Pfoa), non possiamo che ribadire la responsabilità della Regione Veneto di agire concretamente in sostegno dei lavoratori esposti ai PFAS.

Lo abbiamo esortato, proposto e votato numerose volte durante questi 4 anni e mezzo di mandato e, ancora oggi, sono lasciati in balia di loro stessi, senza alcuna procedura di reale presa in carico sanitaria nè sociale.

La Giunta Regionale è chiamata ad ogni provvedimento di urgenza e lo studio non fa altro che confermare quanto sia stringente agire in prevenzione.

Per questo ribadiamo la proposta lanciata durante la discussione del Piano Socio Sanitario: gli inquinanti, sia gli “emergenti” che quelli conosciuti ma non ancora normati, devono:

  • essere ricercati nelle matrici ambientali per possibili contaminazioni in prevenzione e tutela della salute;
  • essere costantemente monitorati all’interno delle aziende, anche per adeguare i sistemi di protezioni e delle DPI, visto che i lavoratori sono i primi ad essere esposti ed ai livelli più alti in assoluto.

Sul piano politico, due sono le richieste:

  • Chiediamo alla seconda commissione di riunirsi immediatamente alla presenza dei Dott. Merler e Dott. Girardi, per ricevere in audizione i risultati della ricerca, e di acquisire il loro studio agli atti del consiglio regionale.
  • Chiediamo inoltre di porre al voto la nostra richiesta di una nuova commissione d’inchiesta sull’inquinamento da Pfas, stavolta incentrata sulle responsabilità politiche sulle quali finora si è detto troppo poco per non dire nulla.

 

Qui la pubblicazione “A mortality study on male subjects exposed to polyfluoroalkyl acids with high internal dose of perfluorooctanoic acid” in inglese.

Qui la relazione “La concentrazione di sostanze perfluorate nel sangue dei dipendenti ed ex dipendenti delle ditte RIMAR e MITENI (Trissino, Vicenza)” in italiano.

 

(Dal comunicato congiunto con i consiglieri Ruzzante e Bartelle – Coordinamento Veneto2020)

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2 risposte a “Pfas – Operai Miteni: confermata la mortalità. Ora si agirà per tutelarli?”

  1. Ciao Cristina
    I PFAS QUESTI DEMONI DELLA NOSTRA ESISTENZA.
    IL RAPPORTO PUBBLICATO RIPETE DATI GIÀ NOTI
    Merler ribadisce quello che già si sapeva da tempo e questi dati non sono una nuova scoperta .
    Quello che forse non sai è che già nel 2013 io avevo reso noto ha un parlamentare del territorio, quello che si stava prospettando !
    La formula della negazione valse per tutti compresa la politica . Ora va da se con alle porte un processo monstre come quello del 21 ottobre risvegli la necessità di rafforzare questa conoscenza .
    La concentrazione fino ad oggi è stata
    indirizzata alla categoria materna che con lo slogan Mamme No Pfas e una rete formatasi via via di persone nel ramo sanitario e mediatico ha dato forza,
    accompagnando l’attivismo anche fuori confine . Questo è stato un bene anche se con qualche distinguo .
    ANCHE LORO SI SONO SEMPRE MOSSE NELLA CERTEZZA CHE UNA GIUSTIZIA UN PROCESSO NON SAREBBE MAI AVVENUTO .
    Come vedi non è stato così , anche se
    sempre questo atteggiamento era predominante in TUTTI .
    Io credo sempre e comunque nella giustizia , il lavoro fatto dagli inquirenti
    è stato enorme e ancora lì ringrazio
    per quanto hanno fatto .
    Per quanto riguarda i lavoratori è una questione che ha lasciato ancora oggi aperta una voragine di disinformazione, non si è voluto segnalare l’enorme rischio per la salute che hanno corso per decenni .
    Ora a bocce ferme , si cerca di raccogliere i cocci , ma non basta , perché anche sindacalmente gli stessi non sono mai stati ben seguitii e tutelati .Ancora oggi non ne sentì uno che si esponga che si esprima “a parte qualche raro esempio “ancora oggi soggiogati da timori inesistenti , mentre
    la popolazione sarebbe la prima a comprendere il loro dramma .
    Vogliamo parlare di CONFINDUSTRIA ?
    da questa mai una voce in merito ,
    ha lasciato imperterrita che il dramma si
    compisse .
    Cara Cristina mi auguro che tante questioni ora possano venire alla luce ,
    la LUCE della GIUSTA CAUSA , perché
    come si comprende anche l’imprenditoria se non saprà muoversi
    nelriconoscimento che le produzioni e i profitti , seguono pari passo alla giusta considerazione della forza lavoro , anche e sopra tutto elemento di sviluppo ,per la stessa non può esserci futuro .

    Un saluto

  2. Carissima, come ricorderai il dottor Mantoan più volte in pubblico mi ha denigrato asserendo che i pfas npn provocano leucemie e linfomi. lo studio dimostra che sono aumentati di 5 volte. Se lo incontri diglielo, ciao

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