Uccelli catturati con la colla: ben cinque reati!
“Uccellini uccisi in pasticceria con la colla chimica, commessi ben cinque reati. A Cortina atto barbaro, Regione rafforzi i controlli e si costituisca parte civile”
Quattro passeri uccisi a causa della colla chimica utilizzata per catturarli, mentre un altro ha perso penne e piume ed è morto dopo due giorni di agonia. Oltre ad essere una crudeltà vergognosa e gratuita su esserini che pesano appena 10 grammi, quello commesso dal gestore di una pasticceria di Cortina è un comportamento sanzionato da più reati.
La Regione si impegni maggiormente nei controlli e, soprattutto, si costituisca parte civile essendo stata distrutta della fauna selvatica, che è patrimonio indisponibile dello Stato.
Come “Inter Gruppo per il benessere e la conservazione della natura e degli animali”, abbiamo presentato un’Interrogazione su quanto accaduto nei giorni scorsi a Cortina, con il titolare dell’esercizio denunciato alla locale stazione dei Carabinieri da due clienti, dopo aver visto alcuni uccelli morire intrappolati alla base di una tavoletta intrisa di colla chimica, spesso chiamata impropriamente vischio. Uno di questi, è stato sottratto al proprietario del locale e portato da un veterinario per le cure, che si sono però rivelate inutili.
La colla chimica è un materiale assolutamente, e giustamente, vietato dalla Legge 157/1992, che tutela la fauna selvatica. E’ trasparente, visivamente sembra acqua e così attrae gli uccellini. I gestori della pasticceria hanno commesso ben cinque reati, normativa alla mano:
- uccisione e maltrattamento di animali, sanzionati dal Codice Penale, agli articoli 554 bis e ter, con multe fino a 30 mila euro e reclusione da due mesi a quattro anni;
- uccellagione, utilizzo di mezzi vietati e cattura e uccisione di specie protette, proibiti sempre dalla Legge 157/1992 con sanzioni previste dall’art. 30, fino a duemila euro e un anno di arresto.
Non c’è un solo motivo per giustificare un comportamento del genere, ci auguriamo pertanto che la Regione si decida a incentivare la vigilanza, con controlli preventivi per combattere l’uccellagione e la cattura dei piccoli passeriformi.
Oltre, naturalmente, a costituirsi parte civile nell’eventuale processo, quanto accaduto rende ancor più urgente l’approvazione del nostro PdL sugli animali di affezione, che è molto dettagliato anche per quanto riguarda sanzioni e divieti, tra cui quello di vendita delle colle chimiche.
I passeri sono una specie in costante declino in tutta Europa; in molte città e paesi del Veneto sono già scomparsi, nonostante un tempo fossero presenti ovunque con il loro svolazzare e il loro tipico cinguettio. Le cause sono molteplici: inquinamento, pesticidi in agricoltura, trattamenti cittadini antizanzare, nuovi tetti anti passero, ma anche atti di bracconaggio e di pura stupidità come questo. Andrebbero difesi e tutelati con le unghie e denti; perciò trovo barbari, riprovevoli e inspiegabili simili atti.
Come ci si può accanire contro il simbolo di gioia, vita e vivacità dei nostri borghi, paesi e città?
E pensare che su internet alcuni clienti avevano postato proprio come indice di bellezza della pasticceria di Cortina alcune foto dei passeri svolazzanti che mangiavano le briciole cadute a terra. Davvero, siamo senza parole.
Comprendiamo però che questa nostra Regione non è sensibile alla tutela del benessere animale, sia esso domestico o selvatico, lo dimostra anche la questione pedemontana e le barriere anti-rumore.
Nessuna azione infatti per obbligare il consorzio SIS all’acquisto con vetri con serigrafie anti-collisione dei volatili tanto da provocare la morte di moltissimi uccelli in questi mesi di prima installazione. E non risponde nemmeno alla nostra richiesta di installare almeno degli adesivi per correggere questo errore progettuale
(Dal comunicato stampa congiunto con i consiglieri Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon -PD- e Patrizia Bartelle -IIC-)
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