Violenza di genere – 0,92 centesimi al giorno? Servono più risorse
La violenza di genere non si contrasta con pochi spiccioli. Servono più risorse per finanziare le attività dei Centri regionali.
Solo 92 centesimi al giorno per ogni donna presa in carico dai Centri antiviolenza. È evidente che le politiche di contrasto alla violenza di genere non siano un tema che sta particolarmente a cuore alla Regione. Le buone intenzioni non sono sufficienti, se non sono seguite da buone azioni. E per queste servono soldi.
Relazione sulle attività svolte in materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne nel corso del 2018, è stata recentemente approvata in Aula all’unanimità: ogni intervento è utile, tuttavia il rapporto è anche l’occasione per ricordare in quali condizioni sono chiamati ad operare le volontarie ed i volontari dei centri antiviolenza.
I fondi sono ridotti al minimo, è indispensabile cambiare marcia e garantire un importante cofinanziamento regionale, per dar seguito ai propositi, anziché farli restare su carta.
Vale per il contrasto alla violenza di genere così come per la promozione dell’imprenditoria femminile. Ricordo che ai Centri anti-violenza viene chiesto di essere aperti almeno cinque giorni a settimana compresi i week end e con reperibilità telefonica h 24, svolgono numerose azioni, con figure professionali specifiche, la cui formazione è spesso a carico loro: ascolto telefonico, sostegno psicologico e legale, accompagnamento ai servizi, ospitalità in Casa rifugio, sostegno ai minori vittime di violenza assistita, educazione nelle scuole, la regia della Rete territoriali.
Una mole enorme di lavoro che non può essere portata avanti con pochi spiccioli, è inaccettabile che la Regione trovi soldi in abbondanza solo per Prosecco e Pedemontana.
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