Coronavirus: informazione sui limiti e le nostre azioni utili!

9 Marzo 2020
News

Mi han colpito le parole del prof. Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, in piena emergenza: “Nelle epidemie storiche c’è una prima fase in cui si dice che tanto il problema ce l’ha il nostro vicino, poi ti rendi conto che ti è arrivato in casa e rifiuti l’idea, poi c’è la fase in cui si prende atto e si assumono delle misure, poi c’è la fase in cui qualcuno dice che quelle misure ci rovinano e allora vengono ridotte. Poi c’è la fase di emergenza in cui la malattia dilaga.

Per fortuna leggo e ascolto di Veneti e Italiani responsabili che vogliono far parte della soluzione.
E ringrazio quelle imprese e professionisti che, pur battagliando in questo periodo di grande difficoltà, senza ferie pagate o permessi, comprendono l’esigenza di contenimento sanitario perché l’importante, per tutelare il nostro futuro, anche economico, è non peggiorare l’entità dei contagi!

 

Chi non rispetterà le prescrizioni: denuncia penale + arresto o multa.

Vi invito a scelte di qualità, quindi di seguito vi rispondo a 2 domande:
Posso andare al lavoro o viaggiare, anche in zona arancio (quelle limitate)?
Come mi comporto per la prevenzione sanitaria o se ho sintomi?

Attendendo le indicazioni dei Prefetti, possiamo dire che:

  • I Sindaci mi informano che dalla prefettura indicano un modulo (vedi foto) per l’autocertificazione di chi deve entrare ed uscire dalle province delle zone arancio per lavoro e salute);
  • Gli spostamenti per motivi di salute dovranno essere comprovati dal Medico;
  • Nelle prossime ore verranno definiti blocchi a caselli autostradali, stazioni e aeroporti;
  • Le aziende son state invitate a prevedere Smart working, permessi e ferie (Progetto SOLIDARIETÀ DIGITALE: ecco una risorsa offerta dal Ministero per l’innovazione)
  • Il Decreto prevede esplicitamente la possibilità di raggiungere il proprio domicilio a chi abita in tutte le zone interessate dal provvedimento, ma dalle altre Regioni ci sono naturalmente delle indicazioni di obbligo di controlli e quarantena.
  • Negozi, Ristoranti e Bar in Zona Arancio sono aperti ma con accessi limitati e distanze di sicurezza, mentre i Centri Commerciali saranno chiusi nei Weekend.

 

Piuttosto di frequentare luoghi a rischio, troviamo ristoro trascorrendo un po’ di tempo nella nostra natura, a distanza dagli altri e con tutte le misure preventive:

Ai soggetti con febbre e sintomi assimilabili al Coronavirus, contattare il proprio Medico di Base, Pediatra o Guardia Medica (oppure il numero verde relativo al Veneto: 800 462 340 ) e rimanere in casa in stanza isolata, ben ventilata naturalmente, evitando contatti con altre persone.
Divieto assoluto d’uscire di casa a chi è risultato positivo al Virus.

 

Per chi è in salute:

  1. Dobbiamo limitare gli spostamenti, specialmente da/e verso le zone più colpite.
  2. Evitare i contatti con le altre persone e i luoghi che rischiano affollamento.
  3. Le persone anziane o con patologie che causano maggiore esposizione alle malattie, devono evitare di uscire dalle proprie abitazioni.

Per ulteriori info su ogni limite o indicazione, consiglio di leggere:
il sito del Ministero della Salute ➡️ http://bit.ly/2VVBVz1
questa utile sintesi del “Il Sole 24 Ore➡️ http://bit.ly/2TAFSYr

 

Ma chi ci sta guidando?

Tutto ciò è stato indicato sulla base:

  • delle indicazioni dell’OMS (che tra l’altro si complimenta con l’Italia per le misure coraggiose per il contenimento);
  • dell’analisi della situazione nazionale (ecco i numeri: http://bit.ly/2IuNvcD ) e della situazione critica che sta vivendo la Lombardia in particolar modo (ecco un servizio importantissimo di Piazza Pulita http://bit.ly/2TA3bRX);
  • dalla task-force coronavirus nazionale composta dal Segretario generale, dalla Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dagli Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del Farmaco, dall’Agenas (agenzia per i servizi sanitari regionali) e dal Consigliere diplomatico.

 

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