La Regione riapra l’Ospedale di Monselice

30 Marzo 2020
Sanità e Sociale

L’Ospedale di Monselice deve essere riattivato a pieno regime, non come “riserva Covid” ma come ospedale perfettamente funzionante, in grado di rispondere alle diverse esigenze di cura.

Con la trasformazione di Schiavonia in “Covid Hospital”, la Bassa Padovana (un territorio con una popolazione di circa 180 mila persone) è rimasta senza ospedali.

Ricordiamo che Schiavonia era l’ultimo presidio rimasto, dopo la sospensione di ben 4, ed era comunque insufficiente da solo alla copertura di un territorio così vasto.

Abbiamo depositato un’interrogazione urgente per chiedere alla Giunta regionale di provvedere quanto prima alla riapertura dell’Ospedale di Monselice. Va ripensata l’allocazione e la distribuzione dei servizi, non è possibile che per il punto nascite si debba andare a Piove di Sacco, Cittadella o Camposampiero e per le terapie oncologiche a Piove di Sacco.

In generale, i servizi sospesi a Schiavonia devono tornare ad essere fruibili nel territorio della Bassa, così come dovranno tornare fruibili i servizi sospesi negli ospedali trasformati in hub Covid-19 in ciascuna delle province venete, come abbiamo già rappresentato al Presidente e all’Assessore una nota inviata la settimana scorsa.

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