Colonie feline – Zaia grande amanti degli animali: occasione di dimostrarlo

Nelle difficoltà si vedono quali sono davvero gli amori che contano, e quelli che invece, o erano solo a parole. Il problema è ancora la sterilizzazione delle gatte delle colonie feline. Tema già controverso a causa delle assenze in fondi e personale della Regione.

A proposito della denuncia che arriva da più parti circa il ridimensionamento, ed in alcuni casi la sospensione temporanea, di fatto, delle sterilizzazioni dei gatti da parte delle Ulss, la riduzione di un servizio che arriva per altro in un periodo molto importante, quello degli “amori” o del calore che dir si voglia, per questi animali spesso organizzati in colonie feline rette dalla sola forza dei volontari.

Alcune Ulss hanno ridotto le sterilizzazioni perché gli operatori sono in pochi, come più volte denunciato anche in Consiglio, e perché i veterinari si trovano ad operare con scarse condizioni di sicurezza sanitaria, vista l’emergenza.

Il rischio del dopo epidemia in questo caso è grande: tra qualche mese rischiamo di vedere il sistema saltare completamente.

Aumenterà il rischio sanitario e le difficoltà che le associazioni che si prendono cura degli animali rischiano di dover affrontare da sole, per la gestione delle colonie e l’organizzazione delle adozioni, operazioni già complesse in tempi normali.

Il Governo ha precisato di continuare le sterilizzazioni: il Ministero ha emanato un’ultima nota in data 8 aprile, per indicare servizi differibili e non differibili: non parla di sterilizzazione, ma di cura colonie tra le azioni non differibili e per questo alcune Asl hanno riattivato il servizio.

La nota rimanda le Valutazione alle regioni. In Veneto si ha un quadro chiaro circa questa delicata questione?

Nel vicentino viene data l’assistenza adeguata alle associazioni ed un coordinamento, anche in termini di risorse, per il servizio fornito?

Con la sola buona volontà non si reggerà ancora per molto. Chiediamo alla Giunta di avere attenzione alla categoria dei veterinari, e dei tanti volontari che si dedicano, senza tirarsi indietro, ad un’attività essenziale per la garanzia anche della salute della nostra Comunità, non solo degli animali.