Fondi Coronavirus – Voterò a favore dei fondi Emergenza, ma troppi pochi soldi per i Veneti.
C’è una enorme differenza tra i fondi che mette a disposizione delle attività produttive la Regione Veneto e quello che ha messo in campo l’Abruzzo (100 milioni di euro) e l’Emilia Romagna (320 milioni di euro).
E lo spread tra la nostra regione e queste due realtà sta tutta in due fattori: sprechi sulle opere pubbliche e mancanza di coraggio nel mettere qualche tassa in più ai redditi sopra i 100mila euro annui, con una progressività già immaginata dai nostri Padri Costituenti.
Il Veneto è stato dissanguato da una serie dallo sceriffo di NottinGalan, di cui Zaia è stato vice e continuatore sul declivio scellerato dei project financing degli ospedali tra i più salati d’Europa, costruiti da privati che ci costano canoni di anche 54 milioni all’anno, della Pedemontana e dalla incapacità di chiedere qualche migliaio di euro di tasse in più a chi è milionario.
E così noi a differenza dell’Emilia e dell’Abruzzo, ma anche di altre regioni, ci vantiamo della nostra povertà pubblica e contemporaneamente abbiamo una classe dirigente che a volte addirittura in pubblico e spesso in privato, demonizza le tasse e strizza l’occhio agli evasori fiscali.
E se qualcuno nel mondo della sanità si lamenta, guai: si rischiano carriere per chi legittimante critica il grande manovratore Kim Jong Zaia che dalle tv e dai media vuole sentire solo applausi, come in Corea del Nord.Voterò a favore a questi pochi euro destinati al nostro Veneto sofferente, lanciando un monito: siano solo la prima parte, e si abbia il coraggio di cambiare passo anche circa alla redistribuzione della ricchezza, in questi anni sempre di più in mano sempre meno persone e gruppi finanziari.
Io francamente sono stanca di una Regione che sa solo distribuire aiuti a pioggia, inducendo a nuovo pesante Debito e al rischio di sovraesposizione (come con i 30 milioni messi a disposizione per le PMI da Veneto Sviluppo).
Vorrei una Regione capace di stimolare un’evoluzione d’impresa, con aiuti nel pagamento delle spese più pesanti e quotidiane, e con fondi utili alla ripartenza, per rispondere alla creatività che gli imprenditori oggi stanno mettendo in campo, ripensando la propria attività.
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