Apertura Biblioteche: bibliotecari informati via facebook, serve collaborazione
I bibliotecari, garanti dell’ultimo presidio di cultura gratuita per i Veneti, sono stati informati praticamente in diretta facebook durante il pranzo di domenica che, secondo la Regione, avrebbero aperto al pubblico entro le 24 ore.
Senza dire il come, con che risorse e con quali precauzioni. Per aprire una biblioteca non basta girare la chiave nella serratura e spero che questo a Luca Zaia ed ai suoi assessori sia chiaro.
Da settimane alcune Reti delle biblioteche, come quella vicentina, stavano preparando la ripartenza con misure univoche, concertate con Ulss e con le direttive internazionali, in particolare per la garanzia della sicurezza sul lavoro.
Le persone che lavorano nelle biblioteche del Veneto sono state informate preventivamente e concertati i metodi per la gestione in sicurezza?
Evidentemente no. Per questo motivo ho inviato una lettera-appello all’assessore Corazzari circa le recenti novità annunciare da Zaia riguardanti le biblioteche.
Si tratta di macchine complesse gestite in maniera variegata a seconda delle situazioni, spesso solo grazie al volontariato, interpellata in queste ore dai responsabili di numerose strutture locali.
C’é una notevole differenza tra una biblioteca e un negozio di abbigliamento: credo sia importante che ci sia un coordinamento tra chi emana il provvedimento e chi se lo vede calare dall’alto, in modo da non vanificare gli sforzi di chi in queste settimane ha elaborato una complessa strategia, concertata con Ulss ed enti locali.
Quindi chiedo tra l’altro all’assessore di evitare fughe in avanti e di sentire, prima di adottare qualsiasi provvedimento regolamentare, le Reti delle Biblioteche, sindaci e gestori di queste preziose macchine del sapere, in maniera da evitare scivolo i e fughe in avanti.
Perché la cultura, per definizione, é un ambito delicato e dove l’improvvisazione porta troppo spesso, solo guai.
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