Uniti per i nuovi nati, per le famiglie
Di fronte al calo dei nuovi nati, al rischio povertà dei giovani e, di conseguenza, delle loro famiglie, è con un bel FINALMENTE che tutto il mondo impegnato nel sostegno alle famiglie accoglie questa legge regionale.
Sono stata felice di vedere accolte alcune mie proposte:
- di agire promuovendo la parità lavorativa fra donne e uomini, in garanzia di quanto previsto dalla Costituzione,
- di valorizzare l’apporto dei Consultori, assenti nella progettazione di partenza del Progetto di Legge,
- ma specialmente in sostegno delle Adozioni, perché non esiste genitore di serie A e genitore di serie B: la Regione ha obbligo di sostenere parimenti le famiglie adottive, fonti di arricchimento culturale e sociale per la Comunità veneta, dimenticate troppo spesso nonostante il peso enorme, psicologico ed economico, che affrontano.
MA LA LEGGE COSA PREVEDE?
– 9 milioni di euro per il 2020 (pochi, è vero. Ma temo non verrà attivata prima della fine dell’anno! Staremo a vedere cosa faranno nel prossimo bilancio)
– Finanzia le misure già esistenti per le famiglie numerose, quelle monoparentali e per gli orfani,
– Introduce
- bonus pre-natale,
- supporto iniziative per la conciliazione degli orari lavoro-famiglia
- piano per l’obiettivo “asilo nido gratis”,
servizio di conciliazione tra genitori, - sportelli per l’assistenza e divulgazione delle misure.
Peccato per i no alle proposte della minoranza:
- Agevolazioni per le vacanze delle famiglie meno abbienti,
- Sostegno alle giovani coppie per l’Autonomia Abitativa e per la formazione alla genitorialità,
- Un portale web dedicato ai servizi per la famiglia che, in epoca smart, vive in una Regione dove la politica vuole ancora carta e penna, burocrazia e soli punti informazione fisici.
COSA NE PENSO?
Si passi ora ai progetti operativi, urgentemente!
Specialmente oggi, con i disastrosi disagi emersi a carico dei genitori a causa del Coronavirus, è urgente partire in quarta, recuperando gli anni persi con un’offerta di sostegno alla famiglia sconnessa, frammentata e scarsa di risorse economiche.
Solo così supereremo l’enorme gap di offerta a sostegno dei genitori, sia in termini economici che formativi, specie i più giovani e soli, nella gestione dei neonati, dei costi degli asili, delle spese gravose e delle urgenze di accompagnamento all’essere genitori consapevoli.
Visto che il peso dei bambini a casa da scuola nella maggior parte dei casi, soluzioni che evitino rischio con apertura nidi, centri estivi, ecc difficile. Perche’ non favorire una formazione veloce on line e creare opportunita’ di lavoro a prrsone che non lo hanno .. Mi viene in mente tipo Tagesmutter con 3/4 bambini. Ne ho parlato ma non ho mai sentito una proposta simile.