Pfoa: a quando le indagini sul sangue dei Trissinesi?
Venezia 20 gen. 2021 – “La Regione vuole o meno assicurare la salute dei cittadini di Trissino? Qui la situazione è diventata assurda: sono forse cittadini di serie B rispetto a chi risiede nelle zone identificate come rosse per livello di contaminazione ed è stato sottoposto a screening? Urge fare chiarezza sui dati rilevati e le intenzioni della Regione del Veneto”. La richiesta è della consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda che denuncia come “il territorio del comune di Trissino è interessato da elevate e significative concentrazioni di PFOA in falda, come si rileva dai dati ARPAV aggiornati al 20 luglio 2020, ed è tra l’altro stato esposto per anni alle emissioni in aria di Miteni; per questo è assolutamente urgente agire per comprendere le ricadute sulla popolazione”. “Ecco perché nella passata legislatura e, in ultima battuta, ad ottobre dell’anno scorso, mi sono rivolta alla Giunta regionale per chiedere di specificare in quali siti siano avvenute queste analisi da parte di Arpav e, soprattutto, se saranno svolte precise indagini, anche a campione, al fine di verificare la presenza di Pfas nel sangue dei residenti di Trissino e nelle matrici naturali, in particolare nell’aria – spiega Guarda – E’ il minimo sindacale, verrebbe da dire, alla luce delle conseguenze sulla salute dei cittadini delle zone rosse, A e B”. “A tre mesi di distanza, ancora nessuna risposta, nonostante l’interrogazione fosse stata portata all’ordine del giorno in Consiglio regionale – evidenzia la consigliera – Perché continuare a soprassedere? Avrei sperato fosse almeno confermata l’attivazione di uno screening anche per i cittadini di Trissino alla fine dell’emergenza Covid”. “E invece no: i residenti rimarranno ancora in sospeso, in attesa di conoscere il reale impatto di queste sostanze nocive sulla loro salute e sull’ambiente circostante”, conclude Cristina Guarda.
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