Tutela dei colli veneti, abbiamo istituito una giornata regionale dei colli, ma rischiamo di trascurarli per gli altri 364 giorni dell’anno.

15 Dicembre 2021
Ambiente

Autorizzazione di nuove cave, inceneritori e continue incursioni di cacciatori: è così che intendiamo restituire dignità ai nostri colli?

Serve un cambio di rotta.

Da sempre sosteniamo la tutela e la promozione dei nostri colli, per questo riteniamo utile l’istituzione di una giornata regionale.

Ma è assolutamente contradditorio perpetuare politiche che vanno in direzione opposta.

Mi riferisco, ad esempio, alla autorizzano di cave ad Albettone e in Val Liona nei Berici, alla questione dei CSS-rifiuti nei colli Euganei o la sua riduzione della tutela di un Parco Regionale per ampliare i terreni da destinare alla caccia.

Noi riteniamo urgente un cambio di rotta e una valorizzazione vera fatta di valorizzazione dell’esistente, riscoperta delle tradizioni e della biodiversità dei nostri colli, tutela della flora e della fauna, promozione turistica e culturale in chiave di sostenibilità.

Non possiamo occuparcene un solo giorno all’anno, ma quotidianamente e con determinazione: meno tir e fucili sui nostri colli, più fondi per aiutare la riscoperta di gioielli unici del nostro territorio.

La promozione turistica può contribuire al ripopolamento di queste aree sempre più abbandonate e, di conseguenza, trascurate.

Dai Colli asolani a quelli euganei, abbiamo bisogno di rilanciare e restituire identità alle nostre colline, facendo rete con gli amministratori e i cittadini per creare nuove opportunità e un futuro certo a queste aree così preziose.

 

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