Cimitero delle barche in Laguna: uno scempio per la Capitale mondiale della sostenibilità.
Migliaia di relitti affondati o semplicemente ormeggiati che rilasciano microplastiche con danno enorme all’ecosistema. Presentata interrogazione regionale.
Non tutti sanno che la laguna di Venezia ospita una sorta di cimitero delle imbarcazioni, ossia un’ area dove, si stima, duemila imbarcazioni in disuso sono state abbandonate.
Manca una struttura di demolizione di questi mezzi e l’impatto dell’abbandono degli scafi in laguna è enorme su un ecosistema così fragile.
Queste imbarcazioni rilasciano, tra l’altro, una notevole quantità di microplastiche che invadono l’ambiente per poi arrivare sulle nostre tavole.
Essendo assai complesso o impossibile risalire ai proprietari nella maggior parte dei casi, questo abbandono si perpetua aggravando di giorno in giorno una situazione già più che critica.
Urge un intervento per porre fine a questa fonte di inquinamento e per assicurarsi che in futuro le imbarcazioni vengano custodite e smaltite in luoghi idonei, dove non possono nuocere.
Per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per sapere se la Giunta regionale non ritenga necessario, anche in vista della realizzazione del Progetto Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità, porre la questione anche proponendosi come attore per il coordinamento dei livelli amministrativi coinvolti.
La presenza del cosiddetto cimitero delle barche non costituisce un buon biglietto da visita per una città che vuole essere attrattiva, tantomeno per un capoluogo che aspira ad essere Capitale della sostenibilità.
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