Siccità e crisi idrica in Veneto: reagiamo con l’uso razionale dell’acqua.
Scarsità delle risorse idriche e temperature record, il Veneto si appresta ad affrontare una estate impegnativa?
Una severa mancanza di acqua rischia di compromettere l’uso domestico e agricolo.
Urge reagire con le strategie che già ora dobbiamo mettere in pratica per garantire i servizi minimi e per prevenire situazioni fuori controllo in futuro, di breve e medio-lungo termine.
Gli effetti del cambiamento climatico si misurano sempre più spesso anche a livello locale, con l’alternanza di fenomeni estremi e talvolta opposti.
Le precipitazioni notevolmente sotto le medie nel periodo invernale e gli effetti di un anticipo d’estate, che rischia di far evaporizzare velocemente gli effetti benefici delle piogge degli ultimi giorni, ci metteranno sicuramente a dura prova nei prossimi mesi.
Per questo è necessario sensibilizzare da subito i cittadini, senza allarmismi ma con decisione e concretezza a un uso sensibile dell’acqua, che è il nostro bene più prezioso.
Ma se sul clima non riusciamo ad intervenire, molto possiamo fare dal punto di vista pratico per prevenirne gli effetti, come nel caso dei preoccupanti livelli delle falde in questi giorni.
In Veneto si riesce a trattenere solo il 5% dell’acqua piovana, un performance deludente se paragonata a quella delle altre regioni anche a causa dell’eccessiva cementificazione.
A questo si aggiunge la mancanza di interventi a monte, che consentirebbero di ridurre la complessità della depurazione e restituire ai fiumi quella giusta quantità di risorsa idrica necessaria alle famiglie, alle imprese e all’agricoltura in primis.
Il contenimento dell’utilizzo delle risorse idriche, il riuso delle acque reflue depurate, il ricorso all’irrigazione di precisione: sono tutti strumenti necessari a limitare l’impatto di periodi siccitosi che sempre più frequentemente si alternano a fenomeni atmosferici violenti.
Ci si limita spesso ad agire in tema di sicurezza idraulica con la realizzazione i sempre nuovi bacini di laminazione, ma carente è invece l’attenzione su opere utili a trattenere l’acqua quando c’è.
Le nostre scelte e come utilizziamo le risorse a disposizione hanno un impatto, assumere consapevolezza rispetto a questo è già un buon punto di partenza.
Mi auguro che l’estate in arrivo sia mite e non aggiunga, invece, emergenza a emergenza, penso ad esempio alla questione incendi, quasi sempre dolosi ma che rischiano di metterci in seria difficoltà senza l’acqua necessaria per domarli.
Per questo raccomando la creazione di una vera e propria cabina di regia che ci consenta di prevenire tutte le situazioni.
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