La regione veneto vuole investire negli interventi assistiti con gli animali e quindi anche nell’ippoterapia? E’ la domanda che mi pongo durante il convegno di oggi sulla riabilitazione equestre organizzato da Giacche Verdi e ANIRE a Vicenza, in collaborazione con le ULSS 8 e 1, e il patrocinio della Regione Veneto.
Il mondo del cavallo, i medici, i veterinari, i professionisti e i volontari, ci raccontano di iniziative ammirevoli e significative dal nostro territorio, che testimoniano la passione per il sociale e per le opportunità che la natura può donarci con cavalli, cani e pets in generale.
Queste iniziative sono però limitate e poco diffuse, ancora non condivise pienamente con il mondo della medicina. Per questo, alla luce delle linee guida nazionali sugli interventi assistiti con gli animali, la nostra regione deve chiarire se intende investire tempo, progetti e fondi per rendere queste pratiche, utilissime ai fini sociali, una consuetudine diffusa in tutta la nostra regione e non una straordinarietà.
Per fare questo e per valorizzare il mondo del cavallo non dobbiamo cedere alla fretta e pensare che l’ippoterapia ad un argomento di secondo ordine: ma bisogna affrontare con lucidità una discussione guidata da chi, dentro e fuori le nostre Ulss e i centri dedicati, saprà abilmente guidare la politica ad unirsi e far seguire non una legge spot senza seguito, ma una proposta che si rispecchia nelle esigenze e nelle opportunità, capace di creare una nuova buona pratica come altre regioni stanno iniziando a fare.
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