“Abbattimento fauna in aree urbane, daremo filo da torcere”
Sono incredula per l’emendamento del Governo alla legge di stabilità statale che consentirebbe l’abbattimento dei cinghiali in città, in spregio alle direttive europee, agli elementari principi della sicurezza pubblica e al più comune buon senso.
A pochi giorni dall’entrata in vigore ecco il primo incidente con un cittadino che ha rischiato la vita (qui la notizia).
Come vicepresidente della Terza commissione consiliare, competente in materia di agricoltura esprimo sconcerto e rammarico per la norma, introdotta all’ora di colazione dal capogruppo alla Camera di FdI, che consentirebbe l’abbattimento della fauna, anche quella protetta, nelle aree urbane.
Se i cinghiali rappresentano un rischio per i cittadini non è di certo consentendo l’abbattimento indiscriminato di tutta la fauna nelle aree protette e nelle aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto, da parte di “posse“ di cacciatori, alleggerendo i poteri dell’Ispra a beneficio della Regione.
Non è con norme che espongono l’Italia a una procedura di infrazione e mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini che il problema può essere seriamente affrontato.
Se la norma rimarrà così com’è, assicuro tutta l’opposizione necessaria di Europa Verde quando i piani di abbattimento regionali dovranno passare per il parere della commissione agricoltura. Allo stato delle cose è già difficile tenere a freno la smania dei cacciatori, figuriamoci quando saranno liberi di agire indiscriminatamente grazie a questa grande idea di FdI.
È la scienza che conferma come sia stato fino ad ora inefficace affidare la gestione cinghiali agli stessi soggetti che hanno importato tali specie dall’estero per avere prede più grosse la soluzione è sotto gli occhi, ed è il controllo della fertilità attraverso iniezioni a distanza e/o esche ad hoc.
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