Turismo: spiagge piene a ottobre non sono necessariamente una buona notizia.
Le temperature che sfiorano i 30 gradi a ottobre faranno felici alcuni operatori, ma dovrebbero allarmare tutti noi.
Queste temperature rischiano di consegnarci nuovi record negativi in termini di effetti del cambiamento climatico.
C’è poco da gioire a riguardo, perché se da una parte osserviamo spiagge con pienoni inattesi per questa fascia dell’anno, dall’altra dovremmo interrogarci sugli effetti che da questo clima tropicale potrebbero scaturire successivamente.
In primis, dovremmo ricordarci che il mare ha un’inerzia termica molto più elevata dell’aria, con un processo di raffreddamento molto più lento.
Questo implica che dal possibile contatto con l’aria fredda potrebbero sorgere eventi meteo particolarmente aggressivi.
Nel frattempo, i ghiacciai nelle montagne stanno scomparendo in maniera impressionante, questo sì avrà ripercussioni anche sul turismo invernale.
Il turismo ricopre un grande ruolo nel contrasto ai cambiamenti climatici, non solo in termini di effetti, ma anche sul fronte della consapevolezza condivisa.
Non possiamo limitarci a gioire del fatto che queste temperature comportano maggiori presenze fuori stagione.
Dobbiamo lavorare, invece, in sinergia affinché si rallenti un processo in atto che nel giro di pochi anni rischia di stravolgere irrimediabilmente le nostre vite.
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