Tar del Lazio conferma la sospensione del decreto anticannabidiolo.
Il TAR del Lazio, accogliendo le istanze cautelari proposte, ha confermato la sospensione del Decreto ministeriale dello scorso agosto che includeva il cannabidiolo tra i medicinali che contengono sostanze stupefacenti.
Una prima vittoria della verità, dunque, visto che l’azione punitiva di questo Governo non solo non dimostrava la pericolosità di queste sostanze ma piuttosto rendeva reale e concreto il rischio di decimare l’intera filiera, aggiungendo un grave danno per pazienti ed economia.
Per questo avevo presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta se intendeva interloquire con il Governo al fine di correggere l’enorme errore fatto limitando la vendita di composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo (CBD) ottenuto da estratti di canapa, considerato che il Veneto ha una sua propria legge, per quanto sottofinanziata, per la valorizzazione della filiera della canapa.
Non ho ancora ricevuto risposta dalla giunta Zaia, ma posso affermare che il TAR Lazio supplisce, almeno in parte, al silenzio.
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