Proteste agricoltori: basta usarli come scudi per speculazioni politiche.
Non possiamo ignorare l’esasperazione del settore agricolo a causa di: burocrazia, effetti del sottocosto nella grande distribuzione e concorrenza sleale da parte di altri paesi.
Non possiamo nemmeno continuare a usare gli agricoltori come scudi umani per fini politici, ricompensandoli con false promesse e poi abbandonarli al finire delle campagne elettorali.
Basti pensare a: tasse sui terreni e ritardi nei pagamenti.
È inutile parlare di sovranità alimentare se prima non si difende l’agricoltura dalla crisi climatica e non la si aiuta a reagire.
Lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali sta mettendo in ginocchio il settore agricolo.
Piuttosto, dovremmo coinvolgere seriamente il mondo agricolo nel processo di contrasto alla crisi climatica, premiando coloro che operano a tutela dell’ambiente.
La transizione ecologica è necessaria, altrimenti in pochi decenni non avremo più un pianeta.
Dobbiamo offrire al settore agricolo una strategia che non si basi miseramente sulla distribuzione di aiuti, sempre più scarsi, ma fornendo le giuste risorse e nuovi strumenti utili alla transizione nel contrasto alla crisi climatica.
È urgente adeguare le produzioni, rendendole competitive e attente alla sostenibilità.
Ma anche premiare nelle politiche fiscali coloro che perseguono questi obiettivi.
Ricordiamo che senza l’agricoltura il mondo non avrebbe di che sfamarsi.
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