Stanze panoramiche. Una bella vista che deturpa l’ambiente.
Trattare le nostre montagne come fossero dei musei per le élite o dei safari è una tentazione che questa Giunta regionale sta portando a nuove vette. Infatti, il PDL 164, in discussione domani in Consiglio regionale, rischia di generare un vulnus per il patrimonio montano della nostra Regione, perché riduce le nostre cime a luoghi del turismo luxury, accessibili per un selfie o un aperitivo in alta quota.
Le conseguenze di questa filosofia, secondo cui tutto può essere trasformato in turismo, non rende onore a quel patrimonio naturale e storico che le nostre alture ci consegnano.
Su questo provvedimento non sono mancati pareri critici durante la fase di audizioni in commissione.
Se prendiamo in considerazione la provincia di Belluno, ad esempio, lo spopolamento in atto non trova rimedio nell’effetto che scaturirebbe dalla presenza di turisti con i quali riempire dei box con vista.
Le nostre montagne meritano qualcosa di più di scatole in vetro e legno. Ritenere che la sostenibilità di queste vetrine sul vuoto sia data semplicemente dal materiale con cui verranno costruite smaschera, per l’ennesima volta, la visione semplicistica in tema ambientale Giunta Zaia.
Potenziare il servizio di trasporto pubblico delle nostre montagne, ad esempio, non rientra assolutamente nell’agenda politica del Veneto; ciò che conta è solamente vedere arrivare turisti in più, magari in auto.
Evidentemente la passione e il rispetto per la montagna di Rigoni Stern non appartengono al DNA di questa destra.
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