Parchi regionali – Nuova governance scelta dalla Giunta: territori ridotti a comparse.
Legge su governance Parchi: “Accentramento della Giunta, territori costretti a fare solo da comparse”.
Le prime considerazioni che posso riferirvi in occasione del dibattito sulla nuova legge regionale per la governance degli Enti Parco del Veneto, non sono molto positive.
Mentre i sindaci hanno chiesto di limitare il ruolo invasivo del Presidente della Regione nella scelta delle nomine all’interno degli Enti Parco, la maggioranza fa spallucce e consegna le chiavi ad un modello centralistico con cui la Giunta Zaia fagocita i territori, alla faccia dell’autonomia.
Le questioni che ho discusso in aula riguardano solo le nomine politiche, visto che siamo parlando solo della governance dei parchi. I ruoli non possono essere assegnate solo dal Presidente della Regione, precisamente 3 cariche delle 5 totali che compongono il consiglio di amministrazione: le nomine del Presidente non lasciano spazio decisionale al territorio, schiacciato da un peso ponderale che non lascia spazio a sindaci, associazioni e cittadini, i veri responsabili dell’ente parco.
Abbiamo proposto due soluzioni: una che prevede la nomina diretta da parte del Presidente della Regione di solo 2 cariche su 5, lasciando più libertà di scelta ai sindaci e alle associazioni del territorio; l’altra che al posto del Governatore sia il Consiglio Regionale a indicare le cariche, garantendo la rappresentatività ecumenica e non faziosa.
Fino ad oggi la legge regionale prevedeva che gli enti parco fossero strumenti di tutela e sviluppo del patrimonio ambientale assieme al territorio: ora è sempre più chiaro come le proposte lanciate dalla maggioranza rompano il patto territoriale, con la conseguenza che i gli Enti Parco saranno sottoposti ad un controllo invadente dei “palazzi veneziani” che andrà a soffocare ogni esperienza e contributo locale.
Un altro punto che ho discusso, essenziale a mio avviso, riguarda il riconoscimento del ruolo non solo delle associazioni degli agricoltori locali ma anche e soprattutto di quelle ambientaliste, utili alleati nella gestione e tutela del territorio, che rispondono alla mission vera dei parchi: la tutela del patrimonio ambientale.
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