Blue Tongue: 4 mesi di inadempienze della regione
“Dopo quattro mesi di inadempienze sulla Blue Tongue, la Giunta Zaia si svegli: subito piani di vaccinazione per gli ovicaprini di tutto il Veneto e rimborsi per gli allevatori lasciati soli”
Per l’emergenza Blue Tongue qualcosa si è mosso ma è ancora troppo poco. Dopo quattro mesi di inadempienze la Regione deve svegliarsi e garantire un sostegno concreto alle strutture veterinarie pubbliche, sia per quanto riguarda le risorse umane che per quelle economiche.
Al termine dei lavori in aula sul bilancio 2017, la maggioranza ha bocciato il mio ordine del giorno, dove rilanciavo l’allarme che arriva sia dal fronte medico che da quello degli allevatori. Sono mancate disposizioni chiare da parte della Regione e tutti i soggetti si sono trovati senza direzione, spaesati e soli di fronte a un virus che continua a preoccupare.
La contaminazione da Blue Tongue si è espansa in tutto il Veneto e nella Pianura Padana, ma la Giunta Zaia ha lasciato soli gli allevatori, che hanno dovuto pagare per vaccinare i propri capi. Per questo chiedevo il rimborso, almeno per evitare la ‘beffa’, visto che sono già numerose le persone danneggiate dal ritardo regionale.
L’intervento per il vaccino degli ovocaprini a Treviso, Belluno e Vicenza non basta: è grave il mancato intervento su capre e pecore nelle altre province, che sono rimaste scoperte, mettendo così in ginocchio gli allevatori di fronte alla morìa dei capi contagiati. Adesso chiedono giustamente chiarezza e certezze per evitare che a primavera si ripresentino le stesse inadempienze e, speriamo di no, gli stessi problemi.
Per evitare un’emergenza simile occorrono anche più veterinari e più coordinamento delle competenze. Il personale è ridotto all’osso e di fronte alle giuste osservazioni presentate anche dal Sivemp (Sindacato italiano veterinari medicina pubblica) in commissione Sanità, non c’è stata alcuna risposta dalla maggioranza, e questo è un comportamento irresponsabile.
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