Consorzi di Bonifica: un’eccellenza. No a poltrone politiche!

8 Marzo 2019
Agricoltura

“I Consorzi di bonifica sono un’eccellenza veneta: la loro azione non si migliora occupando politicamente le poltrone, ma garantendo maggiori risorse regionali”

 

A Mestre ho partecipato al convegno organizzato da Anbi Veneto e Coldiretti sul sistema della bonifica veneta quale eccellenza del Paese.

I Consorzi di bonifica svolgono un ruolo fondamentale e la loro efficienza è unanimemente riconosciuta. E allora mi chiedo, se vogliamo mantenerla e migliorarla per il futuro, perché riformarne la governance?

 

In realtà ci sono forze politiche che mirano esclusivamente all’occupazione di poltrone. Se ci fosse un vero interesse per le azioni dei Consorzi, le risorse stanziate dalla Regione sarebbero ben maggiori del milione di euro annuo, pari allo 0,7% dei fondi consortili e ci sarebbe anche una condivisione chiara e certa dei progetti e delle strategie. Sempre, non solo in fase emergenziale.

 

 

La maggioranza aveva presentato e poi ritirato gli emendamenti con cui intendeva nominare un rappresentante della Regione all’interno dei Consorzi, a discapito degli associati o dei sindaci. (Qui trovate il report dell’incontro)

Il rischio, ora, è quello di un testo blindato che in Consiglio potrebbe essere presentato dalla Giunta. Proporre modifiche a una legge così delicata senza confrontarsi con il territorio è però simbolo di grande miopia politica. Finora è l’autonomia di gestione che ha caratterizzato il sistema, dando risultati positivi.

È curioso che si faccia dell’autonomia del Veneto ‘la madre di tutte le battaglie’, quando poi nel concreto si preferisce il centralismo assoluto, togliendo margini di manovra a realtà consortili, associative ed enti che si occupano delle esigenze delle nostre comunità.

 

I consiglieri presenti al convegno promosso da Coldiretti Veneto e Anbi, sia di maggioranza che di opposizione, hanno espresso la propria contrarietà a questa modifica. Spero siano conseguenti e prendano le distanze dalle scelte della Giunta. Si riparta da un confronto serio e i blitz politici diventino solo un lontano ricordo.

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