Richiamata AVEPA in commissione.
Fui la prima a chiedere chiarimenti, in Commissione Agricoltura a palazzo Ferro-Fini, circa i ritardi nei pagamenti da parte di AVEPA (Agenzia Veneta Per I Pagamenti) sulle somme oggetto di domanda nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune (PAC).
Le risposte fornite da AVEPA in commissione lo scorso dicembre non furono esaurienti e, ora che abbiamo ricevuto i dati al 31.01.2024, possiamo dire che le procedure dei pagamenti restano ancora nebulose.
I dati presentati, infatti, sono limitati ad alcuni premi e misure.
Il tutto mentre Agea per la prima volta annuncia di aver finito di pagare anticipi e saldi al 31 gennaio: un record che ha consentito a molte altre regioni di poter erogare le risorse come da suggerimento dell’UE, nella misura del 70% di anticipi per le Domande Uniche già a novembre.
Le informazioni che ci furono fornite relative ai problemi di gestione informatica, dopo la spesa di ben 14 milioni di euro veneti per un nuovo sistema informatico, si contrappongono alle esperienze delle altre regioni, dove le richieste sono state affidate al sistema di Agea, senza generare tutti quei disagi vissuti in Veneto, specie dalle aziende montane.
Queste sono le più esposte alla crisi economica che sta affrontando il settore agricolo, tanto da attendersi i pagamenti degli anticipi a novembre per poter acquistare il fieno! E, invece, sono rimaste a secco.
È evidente come le risposte fornite in Commissione non abbiano tranquillizzato nemmeno gli stessi Consiglieri di maggioranza, se il Presidente di FdI della IX Commissione del Senato pretende ora chiarimenti da parte dell’Assessore regionale Caner.
Questa è una maggioranza politica che, con una mano batte sulla spalla degli agricoltori ma con l’altra punta il dito contro sé stessa.
Europa Verde ha già richiesto che AVEPA venga nuovamente a riferire in Commissione circa lo stato dell’arte, magari fornendo, questa volta, dati esaurienti anche sulle altre voci della domanda unica e sul CSR. Vedremo se i Consiglieri di FdI questa volta rimarranno silenti.
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