Caccia: una legge per la lobby

10 Gennaio 2017
Ambiente

Dopo la recente approvazione dell’emmesima proposta di legge a favore della caccia del consigliere Berlato (FdI), con il mio collega Andrea Zanoni abbiamo scritto questo comunicato stampa in riferimento al Progetto di Legge n. 182 ‘Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria’ – 10 gennaio 2017.

 

Caccia – “Il Pdl 182 è sbagliato e pericoloso: Legge scritta per favorire una lobby. Servono norme a tutela dei cittadini”

Una Legge inutile e sbagliata che va a sanzionare chi potrebbe impedire l’attività venatoria. Non sono certo queste le emergenze dei veneti ed è assurdo che ancora una volta l’aula consiliare debba essere ostaggio di Berlato”.

Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Andrea Zanoni (PD) e Cristina Guarda (AMP) con riferimento al Progetto di Legge n. 182 ‘Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria’, sostenendo come “ci sia già il Codice Penale per punire comportamenti estremi, che in Veneto non si sono mai verificati, come testimonia la mail– autogol del consigliere Berlato -, mentre nel caso rappresentato si vuole approvare un provvedimento che va a colpire in maniera pesante un elenco lunghissimo di soggetti, solo per favorire una piccola lobby, i cui interessi vengono elevati a valore assoluto”.

Abbiamo presentato numerosi emendamenti per tutelare i proprietari terrieri, chi svolge attività ricreative o sportive all’aperto e anche le stesse guardie venatorie, messe a rischio da un provvedimento sbagliato, pericoloso e probabilmente illegittimo”. “Non dimentichiamo infatti – concludono Andrea Zanoni e Cristina Guarda – che c’è già una sentenza, la n.  6309 del 10 maggio 2005, emessa dal Tribunale di Milano, che ha annullato le sanzioni comminate sulla base di una Legge simile della Lombardia, facendo prevalere il diritto di riunirsi in maniera pacifica e manifestare liberamente il proprio pensiero, peraltro garantito dagli articoli 21 e 17 della Costituzione”.

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