I Cammini del Veneto: nuova legge a misura di politico o di turista?
Ho votato con piacere a favore della legge sui Cammini del Veneto.
Sono 9 percorsi, costruiti per valorizzare aree significative per ambiente, cultura, storia.
Nulla di più bello visto che siamo in tanti ad apprezzare e godere di passeggiate in Veneto con viste mozzafiato, rigenerando cuore e mente.
La mia analisi
Questa legge, però, ho l’impressione si aggiunga ad una serie di iniziative scomposte e magari non ben attuate, in ambito turistico in Veneto.
Temo, insomma, che sia più una iniziativa di forma che di sostanza, per il futuro.
Perchè?
Quanti di voi avranno percorso a piedi una Strada del Vino….
Prosecco, Recioto, Durello ce ne sono finchè si vuole, sono 20 iscritte in una Legge del 2000 (legge regionale 7 settembre 2000, n. 17 “Istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto”).
Oppure avete percorso l’Anello delle Piccole Dolomiti, l’Alta Via dei Berici, l’Alta Via delle Dolomiti, i circuiti del Turismo Equestre (almeno.. quelli attivati), le Ciclovie, il giro del Garda etc etc etc.
L’elenco è lungo di iniziative, molte delle quali dimenticate dalla politica regionale e magari tenute in vita solo da un attento volontariato o intraprendenza locale.
Temo molto la politica che agisce per iniziative spot. L’ho vissuto con la legge sul turismo equestre, presentata in pompa magna e ancora non attuata, senza alcun finanziamento addirittura.
La mia visione
In questi anni ho proposto un portale unico e un approccio condiviso al Turismo Lento, così da organizzare al meglio sia le strutture che le opportunità economiche e facendo convivere al meglio le diverse specialità, che siano rivolte a camminatori, trekker, cavalieri…
E dirò di più: dobbiamo agire aprendo ancor di più una condivisione sovra regionale, visto che per aspirare a percorsi di rilevanza internazionale come la Via Francigena o il Cammino di Santiago, come auspica la Regione con questa legge, non basta di certo fermarci ai nostri confini.
Il 2019 viene anche definito come l’anno di promozione dei cammini, lo slow turism. In Veneto la Giunta, tramite il Presidente del Consiglio, presenta l’ennesima legge su percorsi turistici, stavolta i cammini.
Non è semplicemente reagendo ad uno stimolo esterno che si può organizzare un complesso sistema turistico, magari innovativo, che non si limiti ad un solo settore e al passo con le urgenze imprenditoriali.
Non è aggiungendo uno strumento nuovo, mentre non si garantiscono nemmeno i fondi per supportare gli esistenti, che si costruisce un turismo a misura di turista.
Hai ragione, basta vedere l incompiuta dell Anello ecoturistico piccole dolomiti, troppe spese di progetti, pochissimo coinvolgimento del territorio ae dei comuni interessati, 120 km fine a se stessi, senza nessuna promozione a livello regionale.
Condivido pienamente. Occorre una visione a lungo termine e che consideri i tratti veneti dei cammini come parte di un sistema più ampio, alpino, nazionale, europeo…
È curioso come dalla mappa emerga l’assenza di un cammino “in quota” che intercetti ad esempio il Parco Regionale della Lessinia, che proprio in questi giorni sta vivendo momenti importanti.