In risposta alle affermazioni di Zaia su Tempo che fa
COMUNICATO STAMPA
Cristina Guarda su intervista a Zaia: “Se la salute dei Veneti viene prima perché sui pfas non ci si è mossi?”
“Altro che dogma: in Veneto se la cittadinanza non si attiva, la salute non viene affatto prima.”
Europa Verde ricorda che in Veneto il rischio sanitario non è solo Covid, ma è causato dalla presenza massiccia di inquinanti prolungando una emergenza che esiste da anni.
PFAS, emissioni odorigene, inquinanti nei nostri fiumi, idrocarburi nei fanghi dispersi in agricoltura…: un elenco che purtroppo continua a crescere, a questo dobbiamo poi aggiungere un piano di bonifica che in Veneto non esiste ancora: irrisori fondi e una tabella di marcia non pianificata.
In trasmissione da Fazio, a “Che tempo che fa”, il Presidente della Regione ha dichiarato testualmente che “c’è un dogma in Veneto: prima viene la salute”.
A questa affermazione risponde la Consigliera regionale Cristina Guarda:”Perché non chiedere quindi a Zaia per quale motivo lo stesso dogma non sia valso per le centinaia di migliaia persone inquinate dai Pfas? Perchè per anni si è continuato ad ostracizzare i cittadini che denunciavano il rischio sanitario derivante dall’inquinamento da PFAS ? E perché oggi le segnalazioni delle famiglie della Vallugana con basso ossigeno nel sangue e alluminio nei capelli, rischiano di non avere l’attenzione che meritano? Non mi pare inoltre che Zaia abbia agito con lo stesso zelo nel caso delle le emissioni odorigene dell’ovest vicentino, dove sarebbe bastato intervenire mediante una legge regionale, come quella che venne proposta durante la scorsa legislatura dalla stessa Giunta e mai discussa in commissione, e questo non a causa della opposizione delle minoranze!
Un altro esempio di autonomia di azione che il Veneto ha già e che la Giunta regionale non applica!”.
Europa Verde ricorda come siano i dati e la scienza a confermare che in Italia e anche in Veneto si muore per inquinamento.
Siamo in presenza di un’emergenza sanitaria costante e sottovalutata dalla nostra Regione. Un ulteriore esempio lo troviamo nel Secondo rapporto dell’Alleanza europea per la salute pubblica, dove Padova e Venezia figurano tra le cinque città italiane dove l’inquinamento atmosferico ha il costo pro capite più alto. O possiamo ricordare il triste primato italiano e delle regioni padane nel numero di morti precoci per particolato secondo l’Air Quality Report 2019 della European Environment Agency (EEA).
Conclude la Consigliera Guarda: “A giorni, nel bilancio regionale in discussione, come Europa Verde, proporrò la destinazione di fondi su questi temi, una vera occasione per valutare se quel “In Veneto: prima viene la salute” corrisponda effettivamente ai fatti.”
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