Inquinamento Bacchiglione: irrigazione rischiosa. Tutelare prodotti agricoli e salute cittadini.

1 Luglio 2024
Ambiente

Vorremmo sulle nostre tavole alimenti ottenuti da irrigazione con acqua zeppa di batteri fecali?

Certo che no!

I dati forniti da Legambiente ritraggono un Bacchiglione in stato comatoso, che rischia di perire a causa della mancanza di un’azione coordinata nel contrasto delle fonti di inquinamento.

Il Comune di Padova, ad esempio, è intervenuto con serie di divieti anche sul fronte dell’irrigazione.

È necessario che anche altre amministrazioni agiscano sul solco di un’azione di tutela nei confronti dei cittadini, ma non ricordiamoci che la vera tutela deriva da verifiche costanti sull’origine dell’inquinamento.

Sappiamo che le abbandonanti precipitazioni degli ultimi mesi hanno contribuito all’inquinamento, ma potendo immaginare che gli effetti dei cambiamenti climatici non siano facilmente mitigabili, ritengo che l’unica risposta urgente sia quella di verifiche puntuali sulla quantità e sulla quantità di sversamenti nel Bacchiglione.

Il Bacchiglione, ahimè, appare sempre più una cloaca a cielo aperto. In Consiglio regionale sono intervenuta più volte, e con richieste puntuali, sullo stato di salute di Bacchiglione e Retrone.

Ma la fotografia resa dai dati condivisi ogni anno da Legambiente ci consegna una realtà desolante.

I cittadini si chiedono perché, nonostante l’allarme di ripeti di anno in anno, l’interesse per la salvaguardia del Bacchiglione e della salute dei cittadini, soprattutto in presenza di Pfas, così come più volte dimostrata, l’impressione sia che a interessarsi di questi aspetti siano solo poche amministrazioni a macchia di leopardo.

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