La Regione chiude una buona pratica. Non mollo: riaprire con fondi e personale interno!”
L’assessore regionale, rispondendo sinteticamente alla mia interrogazione in Consiglio, conferma che la Regione Veneto ha deciso la chiusura, quindi non di sospendere, il Centro Nazionale Pet Therapy, fiore all’occhiello regionale, con sede a Montecchio Precalcino (Vi).
La scelta è incomprensibile: è stato revocato l’accreditamento e chiuso il centro senza alcuna interlocuzione con i professionisti interessati; nonostante i molti anni di attività, la formazione di più di 500 persone oggi inserite in progetti nazionali ed europei, e i riconoscimenti internazionali accompagnati da non poche pubblicazioni scientifiche.
Prendiamo atto che rilevanza del centro nell’ambito degli Interventi Assistiti con gli Animali era evidente a tutti, tranne che alle istituzioni regionali.
La scelta, giustificata dall’emergenza Covid dall’Assessore alla Sanità Lanzarin, non ha nulla a che vedere con le limitazioni di questo periodo. La formazione poteva essere rimodulata nonostante l’emergenza, così come l’attività assistita con gli animali, vista la funzione di supporto all’attività clinica e psicologica a favore di bambini, malati e persone con disabilità, tanto più oggi, in quest’epoca di emergenza.
Spero soltanto che la promessa di valutarne il riavvio una volta che l’emergenza sarà terminata non sia uno specchietto per le allodole: io non mollerò la presa, dato che da anni che sollecito la destinazione di risorse e personale per garantire un’eccellenza in cui non bisogna credere solo a parole. Ma anche coi fatti.
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