Emergenza Pfas: ecco la Risoluzione finale e come ci siamo arrivati

1 Agosto 2018
Ambiente

Mai sottovalutare la forza delle persone!

 

Le tante proposte per la risoluzione sono nate in questi anni dal confronto nei territori, con le persone che ci vivono. È il frutto di un’analisi a 360 gradi del problema che, senza il contributo attivo di ognuno, ora non saremo qui tanto a parlarne, anche perché all’inizio la politica ne è stata miope ma, pur sempre pronta a ricominciare, può essere un passaggio storico di certo non sottovalutabile.

Molti dei punti presentati sono un lavoro di squadra con il collega Zanoni e gli altri, in cui abbiamo voluto dare, anzi, ribadire perché proposte presentate da tempo in aula e in commissione.

Ora la risoluzione del Consiglio regionale dà un indirizzo chiaro ai lavori della Giunta: ne siamo tutti responsabili affinché sia un vero impegno solenne!

Ora le richieste sono scritte “nero su bianco” e potremo valutare la volontà politica di intervenire.

 

Siamo partiti da tre risoluzioni

  1. la Risoluzione n. 83 – maggioranza e movimento 5 stelle
  2. la Risoluzione n. 82 – PFAS Guarda e Zanoni divisa per temi-colori
  3. la Risoluzione n. 85 – Ruzzante tutela ai lavoratori e responsabilità

Ringrazio naturalmente la maggioranza col presidente della commissione per l’apertura ad un’unificazione degli obiettivi. Se così non fosse stato in consiglio ci sarebbe stata battaglia, perché nella risoluzione della maggioranza c’erano molte lacune che potete vedere leggendo le risoluzioni presentate.

Ciò ha consentito di votare un documento completo, capace di coprire le lacune di un lavoro di commissione dal mio punto di vista incompleto perché manchevole di una lettura critica del materiale raccolto, che mette sullo stesso piano le dichiarazioni di ogni intervenuto senza verificarne la correttezza e metterli a confronto.

 

Qui la risoluzione finale, votata all’unanimità:

Grazie alle mamme no pfas, grazie ai comitati attivi e associazioni dei territori e a tutti i cittadini che mi hanno inviato proposte e idee. Voglio rassicurare che tutti i contributi e che non sono stati inclusi non verranno dimenticati, anzi mi impegnerò ulteriormente per portarli avanti, anche in altri modi!

 

Piccolo resoconto del confronto in aula, prima della votazione

Ieri è stata una giornata frastornante e complessa. Quando l’impegno per il bene comune, anche di un politico, viene dapprima non ascoltato e poi attaccato, non è una bella esperienza.

Ma sono sicura che l’impegno di ognuno sarà utile al raggiungimento di giustizia e di interventi chiari anche per tutelarci da altri rischi chimici, presenti e futuri.
Lo dico con in cuore, ancora, l’amarezza di dover parlare al futuro anche se dentro me ancora non accetto siano dovuti trascorrere 5 anni per vedere questa attenzione, questo ascolto.

Alcuni consiglieri sono stati presi di mira, tacciati per approfittatori, uomini e donne in malafede, dai consiglieri di maggioranza, perché chiedevamo un’analisi capace di analizzare il passato per correggere gli errori e capire dove si è sbagliato, per non ripetere più questa esperienza e non derubricare più il problema.

Perché se chiunque, responsabile delle azioni di prevenzione, di controllo avesse fatto tutto bene e perfetto, cosi come sembra trasparire dalla relazione della commissione, oggi del problema pfas non parleremmo! Oggi i problemi e le difficoltà rilevate da associazioni cittadini amministratori medici chimici e sì.. anche politici, non ci sarebbero.

Per cui è facile oggi giocare a svilire l’impegno di chi, in qualunque veste, ha sollecitato, proposto, anche alzato i toni perché si trovava di fronte ad un muro di gomma e per questo è stato minacciato di denunce.
Molto più complesso è ammettere le proprie mancanze, garantire il proprio impegno e ricominciare davvero in una logica di ascolto e collaborazione.

Al di là di ciò, come sempre il mio ringraziamento va a coloro che ogni giorno si adoperano sul tema pfas e sugli altri temi che deprimono il nostro territorio, li ringrazio perché la forza per continuare su questa strada si accresce sapendo di non essere soli, dal punto di vista umano e non di certo politico.

 

CONDIVIDI:

2 risposte a “Emergenza Pfas: ecco la Risoluzione finale e come ci siamo arrivati”

  1. Condivido tutto e ti ringrazio per l’impegno che hai profuso fin dall’inizi per il problema dei Pfas. Sono d’accordo anche che se tutti avessero fatto bene il loro dovere e i compiti loro assegnati non saremmo qui a parlare di Pfas perché il disastro non sarebbe accaduto! Bisogna ripensare al modello industriale del nord-est invertendo l’equazione progresso=inquinamento in progresso=rispetto dell’ambiente!.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *