Pfas – La regione colga l’occasione degli 80 milioni

16 Febbraio 2017
Ambiente

La Regione esca dalla paralisi e colga l’occasione del finanziamento da 80 milioni per i PFAS.

Non c’è occasione da perdere: entro un mese la Regione deve presentare un programma preliminare di interventi nell’accordo quadro, propedeutico per accedere al finanziamento di 80 milioni, deliberati dal CIPE, che il Ministero dell’ambiente mette a disposizione per affrontare l’emergenza Pfas. Si tratta di un’occasione fondamentale che non può sfuggire di mano al Veneto.

Con la firma dell’accordo di programma quadro ‘Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche’ che ha consentito lo sblocco, da parte del Governo, di 23 milioni per il risanamento ambientale del bacino del Fratta Gorzone, arriva dunque questa opportunità supplementare e concretizzabile con uno specifico accordo integrativo.

Finalmente c’è la possibilità di uscire da un’oggettiva paralisi che la Giunta regionale ha mostrato fin d’ora sul fronte dei Pfas. Dagli enti gestori delle acque e dai territori sono già arrivate molte proposte e progetti che possono costituire materia preziosa per l’invio al Ministero delle schede di intervento richieste. Il governo regionale non ha dunque più scuse.

 

LA DOTAZIONE DELL’ACCORDO QUADRO:

L’accordo quadro firmato ieri ha sbloccato i 23 milioni di euro che erano scaduti il 31 dicembre del 2015, col precedente accordo, che la politica, gli enti gestori e le amministrazioni non hanno saputo pianificare. Ora tornano al bacino del Fratta-Gorzone, con 30 giorni di tempo per definire un programma preliminare, e saranno suddivisi in due parti: 13 milioni di euro per il miglioramento della qualità dei corpi idrici e quindi per il trattamento acque, e 10 milioni di euro per il trattamento fanghi, da impegnare entro 6 mesi.

Questi ultimi,  destinati  al distretto conciario vicentino, dovranno servire agli interventi alle aziende, per quelli sugli scarichi delle fognature, il collettore e gli impianti di depurazione, oltre che per garantire acqua potabile di qualità. Un fatto molto positivo sulla strada del doveroso risanamento a tutela della salute dei cittadini.

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