Pfas: nessun vademecum. La regione fuori tema
31 Luglio 2018
Ambiente
“Esposizione ai Pfas, cercasi indicazioni per i cittadini: risposta fuori tema all’interrogazione, stiamo aspettando da un anno”
Dopo oltre un anno di attesa la Giunta non ha ancora realizzato un vademecum informativo per dare ai cittadini, in particolare le donne in gravidanza, chiare indicazioni sul come contrastare l’esposizione ai Pfas.
E continua a far finta di niente, vista la risposta odierna del tutto fuori tema dell’assessore in cui gira attorno alla questione, parlando genericamente di monitoraggi e azioni di mitigazione del rischio. Ma di indicazioni chiare, una guida, un vademecum appunto non si parla.
Sono molto insoddisfatta a proposito della replica odierna della Giunta all’interrogazione sulla mancata predisposizione di una campagna informativa relativa ai Pfas, sugli accorgimenti da adottare per limitare gli effetti dannosi, specialmente sulla salute materna e neonatale.
La mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 18 aprile 2017. Il tempo per agire c’era tutto ma è evidente che quel che manca è la volontà.
La giunta non può pensare che siano i Genitori No Pfas a dare informazione e dare indicazioni su come tutelare la propria salute e quella dei propri cari: la sanità pubblica regionale si faccia promotrice di informazioni sulle buone pratiche a partire dalla letteratura internazionale che determina chiaramente i rischi sanitari e quali azioni quotidiane da evitare per tutelarsi.
Ricordo che ci sono stati anche appelli autorevoli, per esempio dal pediatra Ernesto Burgio, esperto di punta dell’European cancer and environment research institute di Bruxelles e uno dei massimi studiosi a livello mondiale circa il rapporto tra degrado dell’ambiente e salute umana.
Le famiglie, a partire da quelle che vivono nelle aree maggiormente inquinate, hanno diritto di sapere quali oggetti della vita quotidiana possono contenere Pfas e aumentare quindi l’esposizione, quali esami da fare periodicamente per tenere la situazione sotto controllo.
Ed è un dovere delle istituzioni fornirgli gli strumenti necessari per ridurre al minimo i rischi.
Sull’intera questione Pfas siamo purtroppo abituati al continuo “rimandare” al domani le azioni necessarie da parte della Regione e a quelle fatte solo per rispondere all’emergenza, ma è inaccettabile che, per l’ennesima volta, invece di agire si volti dall’altra parte.
Qui potete leggere la risposta della Giunta all’interrogazione che ho presentato.
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