TRAGEDIA DEI MIGRANTI IN BOSNIA ERZEGOVINA: SOLLECITARE INTERVENTI UMANITARI URGENTI.
Guarda (EV), Lorenzoni (GM), Ostanel (VcV): TRAGEDIA DEI MIGRANTI IN BOSNIA ERZEGOVINA: SOLLECITARE INTERVENTI UMANITARI URGENTI.
La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, assieme ai Consiglieri Lorenzoni Arturo ed Elena Ostanel (VcV), interviene sull’emergenza profughi sulla rotta dei Balcani: “L’esperienza Covid ci insegna quanto sia importante prendersi cura di tutti, in particolare modo dei più deboli. Quanto sta avvenendo in Bosnia Erzegovina è inumano ed esige l’attenzione politica di tutti, della comunità europea e del nostro Paese in primis. Dall’inizio del 2020, migliaia di persone, lungo la cosiddetta “rotta balcanica“, sono confinati e vivono in condizioni disumane nel Cantone di Una Sana, Bosnia Erzegovina, come confermato da molte organizzazioni umanitarie: le immagini dono strazianti e l’inverno sta facendo morire assiderate centinaia di persone. Le autorità locali parlano di almeno tremila tra migranti e profughi privi di assistenza e forzati a vivere all’addiaccio, inclusi: minori non accompagnati, donne incinte e anziani.
Ciò che è ancor più grave per noi italiani è che mesi fa nel nostro Parlamento è emerso come il nostro Governo nazionale sia pienamente consapevole del rimbalzo continuo a cui sono sottoposti i migranti tra i confini italiani e quelli bosniaci, con respingimenti che violano le norme vigenti e rimandano violentemente fuori dai confini EU uomini, donne e bambini richiedenti asilo e provenienti da Siria, Pakistan, Afganistan…
Nonostante i richiami giunti dalle autorità internazionali, è dimostrato come la Bosnia Erzegovina non garantisca loro la normale prassi di richiesta d’asilo e servizi adeguati all’emergenza. Non possiamo ignorare una emergenza umanitaria, che rischia di diventare anche sanitaria, alle porte dei nostri confini.
E’ inumana e irragionevole la sorte di queste persone. Per questo noi Consiglieri insieme proponiamo ai colleghi di chiedere alla Giunta regionale di intervenire mediante l’avvio di servizi di accoglienza, supporto psico-sociale, protezione dell’infanzia, tutela dell’igiene, distribuzione di cibo e di beni.
Chiediamo inoltre di sollecitare le istituzioni nazionali ed europee per l’attivazione di un programma di evacuazione umanitaria e di ricollocamento dei migranti lungo la rotta balcanica in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Molto probabilmente spenderemmo anche meno di quanto stiamo pagando i paesi extra UE a tenere “i problemi” fuori dai nostri confini, senza dignità e senza successo.”
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