Cantieri TAV a Vicenza, prendere sul serio le raccomandazioni ISDE.
Le sollecitazioni degli ecoattivisti ispirino le istituzioni nel dare grande attenzione alle ripercussioni dei cantieri su ambiente e salute.
Facciamo nostro il monito lanciato nei mesi scorsi da ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) per sensibilizzare i candidati sindaco di Vicenza, affinché venga posta la massima attenzione sull’impatto dei cantieri TAV sulla città.
Se dobbiamo accettare la previsione di anni di cantieri aperti, almeno prepariamoci e agiamo fin d’ora, affinché le polveri sottili prodotte dai cantieri non peggiorino i livelli di inquinamento della nostra aria nei mesi cruciali.
A Vicenza il numero di ricoveri di cittadini ‘malati di smog’ è già molto elevato.
Il progetto stesso della TAV indica un probabile incremento del 35% delle polveri sottili nel periodo di cantierizzazione della città, con inimmaginabili ripercussioni sulla salute soprattutto dei cittadini più fragili.
Apprezzo l’impegno del Sindaco volto alla ricerca di un miglioramento del progetto e alla riduzione del numero di cantieri.
Ma il rischio è che la mediazione non ci salvaguardi dalle criticità sanitarie espresse dai Medici per l’Ambiente: ecco perché dobbiamo porre attenzione alle raccomandazioni di coloro che esprimono una reale preoccupazione, favorendo un lavoro di gruppo con una seria pianificazione, così come auspicato da ISDE stessa.
Dobbiamo ricorrere a ogni possibile azione di prevenzione altrimenti saremo responsabili della messa in pericolo della salute di migliaia di cittadini, oltre che della pressione sul sistema sanitario locale.
Senza trascurare le conseguenze a danno dell’ambiente, legate soprattutto alle emissioni di CO2 e alla contaminazione da Pfas.
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