Rischio presenza ordini bellici inesplosi nell’area di cantiere della pista da bob? Le eventuali esigenze di celerità non posso tornare a danno della sicurezza dei lavoratori.
Faccio mie le preoccupazioni sulla sicurezza dei lavoratori espresse dalla CGIL Belluno e FILLEA CGIL Belluno per il caso in cui, come sembra dedursi dalle previsioni del Piano di sicurezza e coordinamento del progetto esecutivo per la costruzione della pista da bob a Cortina, non si procederà alla bonifica dell’area di cantiere anche a fronte dell’eventualità non remota di un rinvenimento di ordini bellici inesplosi risalenti alla prima guerra mondiali.
Si legge infatti nel piano esecutivo – prosegue la consigliera – che il rinvenimento di ordigni bellici inesplosi appare poco probabile e si ritiene il rischio bellico residuo modesto accettabile.
Nel continuare a ritenere che debbano prevalere le ragioni di contrarietà a suo tempo espresse anche dal CIO rispetto alla costruzione della pista da bob a Cortina, non può sfuggire come la possibile presenza di ordini bellici inesplosi nell’area del cantiere imponga alle autorità una verifica effettiva e approfondita di questa eventualità, verifica cui si può dar luogo solo attraverso una bonifica dell’area: non è affatto un caso che le norme di legge sul contenuto del Piano di coordinamento si soffermano proprio sulle misure atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, con specifico riferimento ai rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri interessati da attività di scavo.
I lavoratori arrivano prima di qualsiasi esigenza, certamente molto prima dell’esigenza di procedere speditamente.
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