Nomine grandi elettori veneti: un’altra occasione sprecata, non è un Veneto a misura di donna.
Mentre il Consiglio vota per la parità salariale di genere, a rappresentare la nostra istituzione a Roma saranno tre uomini.
Come spesso accade, i fatti smentiscono le buone intenzioni.
Responsabilmente Europa Verde non farà mancare il proprio voto all’elezione dei tre grandi elettori che rappresenteranno il Consiglio regionale a Roma.
Maggioranza e opposizione si sono espresse a favore di rappresentanti di rilievo e indiscusso valore.
Qualità che non sarebbero mancate nemmeno tra le elette in questo Consiglio.
L’aula non può sottrarsi a una riflessione sull’ennesima dimostrazione di incoerenza in termini di rappresentatività di genere.
E’ singolare come nei prossimi giorni ci si appresti a votare in aula un provvedimento storico per la nostra regione, il PDL 76, allo scopo di ridurre il gap salariale tra uomini e donne in Veneto, però poi l’istituzione nella quale siamo stati eletti, grazie al voto anche delle donne venete, verrà rappresentata da soli uomini nella elezioni del nostro prossimo Capo di Stato.
Donne capaci e competenti non mancano all’interno del nostro Consiglio o della Giunta, a mancare invece sono coraggio e sensibilità; un aspetto su cui devono riflettere maggioranza e opposizione.
Un Veneto che aspira ad essere al passo coi tempi e inclusivo, non può perdere di vista la parità di genere anzitutto nelle scelte che le sue istituzioni sono chiamate a compiere.
Allo stesso tempo, anche noi donne non possiamo mai stancarci di farci sentire, lo dobbiamo alle donne del Veneto.
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