Il mio emendamento al DEFR su mafie e caporalato

18 Dicembre 2020
Mafia

Grazie, Presidente. Questo è un emendamento su cui so che c’era qualche perplessità, ma in realtà mi
sento di tranquillizzare la maggioranza dicendo che riprende esclusivamente quelli che sono gli
obiettivi inclusi all’interno della legge n. 48/2012 della Regione del Veneto, quindi impegni che il
Consiglio regionale di allora, e la Giunta che si è susseguita, si è impegnato a portare avanti. Interventi
per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, politiche per prevenzione e contrasto dei fenomeni
di illegalità in materia di tutela dell’ambiente, derivanti o connessi con attività criminose di tipo
organizzato e mafioso, e la prevenzione del caporalato. Capisco sia una competenza nazionale, ma di
per sé le questioni legate alle misure del Programma 3.02 riguardano temi che sono di competenza
nazionale, su cui, però, la Regione si può inserire per andare ad intervenire su specificazioni, come
quella della promozione di un’attività di prevenzione, cosa per cui la stessa Giunta regionale ha
sottoscritto degli impegni e degli accordi anche con i sindacati per cercare di impegnarsi sul tema del
caporalato, e non soltanto. Alla luce di questo, credo sia il naturale prosieguo dell’attività politica che
immagino tutti quanti prendiamo molto seriamente rispetto a questo tema, proprio per riuscire a
realizzare gli impegni che nel 2012 erano stati presi in questo Consiglio. Grazie, collega Guarda. Non
vedo altri interventi, perciò metto al voto l’emendamento n. 2, con parere contrario da parte del
relatore. È aperta la votazione. Un attimo solo. Parere contrario.

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