Non si accorge di essere Governatore del Veneto!
Zaia continua a non accorgersi di nulla. Dalla Lessinia ai Pfas, dalla SpV alle birrerie.
Ma chi governa il Veneto, allora?
È precipitosa la retromarcia di Luca Zaia sul taglio degli ettari del parco della Lessinia: vittoria di una epocale partecipazione e collaborazione con la Comunità Veneta.
Al contempo sono anche preoccupata, perchè siamo di fronte ad una pericolosa gestione del Veneto: come può il suo Presidente dichiarare di non sapere nulla del ridimensionamento del Parco della Lessinia? È smemorato, disattento o alla ricerca di una vergognosa exit strategy?
Se la medicina è quella di portare migliaia di persone in manifestazione come accaduto domenica a tra Prà dei Parpari e Malga San Giorgio, vorrà dire che da qui a maggio toccherà mobilitarsi un bel po’.
Ma l’elenco delle amnesie e delle retormarce recenti del Governatore del Veneto sono molte.
Apprendiamo dai giornali che, sono parole sue, Luca Zaia non sapeva della riduzione del Parco della Lessinia.
E’ l’ennesima gravissima amnesia o distrazione del presidente della Giunta regionale del Veneto dopo anni di silenzio di fronte alle interrogazioni mie e dei colleghi di opposizione sull’avvelenamento delle acque di mezzo Veneto da parte dei Pfas con conseguenti patologie materne e neonatali.
A fine 2017 fui tra i primi a prendere parola per denunciate la relazione, tenuta segreta per alcuni mesi, in cui si evidenziano aumenti di determinate patologie nelle donne in gravidanza e dei neonati.
Messo con le spalle al muro, all’epoca Zaia scaricò il barile, rimproverando gli assessori di Sanità e Ambiente ed Agricoltura di non avergli detto nulla. Vorrei capire su chi scaricherà la colpa Zaia quando arriverà al pettine, anche giudiziario, la serie di disagi che stanno minando la salute dei cittadini della Vallugana.
Mi chiedo con che faccia Luca Zaia andrà in campagna elettorale a incontrare i vicentini di Cornedo, costretti a vivere in un pezzo di valle che frana sotto i loro piedi a causa dei lavori della Pedemontana. Ed in generale mi chiedo con che voglia provi a governare altri cinque anni quando sa che sta per esplodere la bomba ad orologeria del progetto di finanza della Pedemontana, sottoscritto quando era Presidente e di cui dichiara che non sapeva nulla.
Fischietterà, Zaia, quando i conti del bilancio salteranno? O farà finta di niente dicendo di non sapere nulla a riguardo, come avvenuto quando i medici di base furono costretti a dare vita ad uno sciopero senza precedenti nella storia del Veneto, quando i cittadini di Valdagno scesero in piazza contro il rischio di perdere il proprio punto nascite e nel trevigiano a Nervesa della Battaglia invece di un centro per disabili la Regione finanziò una birreria.
Zaia quella volta disse “porto le carte in procura”. Bene, anzi, malissimo perchè non si accorse, come avvenuto per altro con il Mose di cui annunciava l’entrata in funzione nel 2016 in una conferenza stampa diventata mitica per la sua tragicomicità, che i buoi stavano scappando.
Ed avrebbe potuto almeno chiudere la stalla, cosa che non gli è riuscita per la verità nè quando cavalcava il costosissimo pasticcio a trazione leghista delle quote latte nè quando lanciò come una operazione rivoluzionaria il carrozzone mangiasoldi di BuoniItalia.
Presidente, per piacere! Almeno dichiari dignitosamente che i Veneti le han fatto cambiare idea, con la loro partecipazione e le loro denunce: è quasi primavera ormai ed a furia di distrarti rischi di fare la fine di Lucia Borgonzoni”.
Buongiorno.
Non dimentichiamo neanche il GPL di Chioggia, e il disastro in cui versa ancora la sacca di Scardovari da lui visitata per ultima dopo i danni delle mareggiate. Di come sono i trasporti nel basso veneto, in primis quelli su ferro che portano da Chioggia al resto del mondo. La Romea….un bagno di sangue che se invece di sangue fosse prosecco probabilmente sarebbe una superstrada….. Lascio agli altri gli ospedali perché per fortuna non li frequento da tempo. Cristina, io ho vissuto fino all’anno scorso in Veneto per 62 anni ho un fratello che vive a Vittorio Veneto e ho visto cosa hanno fatto con le vigne, da vergogna. Ho sorelle a Padova e una ex moglie che lavora in ospedale, 1 volta alla settimana vengo fino a Bassano, vado spesso sui colli euganei e quello che vedo è cemento, cemento che aumenta a dismisura, zone industriali con decine di capannoni chiusi per attività estinte ma nello stesso tempo campi tolti all’agricoltura per costruire altri capannoni, sempre più grandi. Non è così che si aiuta la natura. Non è così che si guarda al futuro dei nostri figli e nipoti. Zaia e la sua combriccola ne dovranno rendere conto prima o poi e spero che non sia troppo tardi. Continui così perché pur vivendo adesso in provincia di Ferrara sono molto attaccato alla mia regione di nascita e provo disagio nel vedere anche l’indifferenza della gente che pensa che meglio di così non si può. Continui così perché lei è una bella persona, positiva e sorridente che sa fare riflettere ed è sempre presente.
Grazie.
Vorrei solo ricordare che il Mose non è di competenza ne comunale, ne provinciale ne tantomeno regionale, quindi può essere benissimo che gli sia stato riferito la prevista conclusione dei lavori poi prolungatisi
Sul resto non ci sono dubbi