Un bilancio regionale che non sceglie il “Bene comune”
Il mio #guardapensiero: non sostengo un bilancio che non sceglie il bene comune prima degli interessi privati.
Bilancio 2018
Questo bilancio regionale ha avuto un percorso monotono, l’atteggiamento in aula era un po’ “sgonfio“.
I colleghi mi raccontano che in passato c’era un clima molto più scoppiettante e costruttivo, dove ogni consigliere era libero di dire la sua, anche se di maggioranza. Da 3 anni invece no: dai banchi della maggioranza non vi è stata alcuna rimostranza sull’insufficienza delle risorse per il sociale, la cultura, il turismo e la sanità pubblica.
In particolare avevamo proposto per:
– il sociale: l’implementazione delle politiche sociali, sia con che senza un piccolo aumento di tassazione per redditi superiori ai 75.000 euro. La proposta non è stata accolta e il problema per famiglie, giovani e malati rimarrà;
– la cultura: un percorso che valorizzi l’utilizzo di canali ufficiali e trasparenti per la destinazione delle risorse alle iniziative culturali e artistiche del Veneto. Invece ancora una volta si preferisce destinare milioni affinché sia il presidente a scegliere in modo assolutamente discrezionale quali iniziative sostenere;
– Il turismo: subisce un taglio di 6 milioni di euro, sconvolgente visto che è la prima regione per presenze turistiche! Per questo, preoccupatissimi, abbiamo richiesto il reintegro delle risorse e l’avvio di una vera integrazione tra destinazioni (più o meno conosciute) e trasporti;
– la sanità pubblica: da parte della maggioranza nessuna lamentela sul costo enorme dell’Azienda Zero sulla sanità pubblica, 20 milioni in due anni, mentre le nostre ulss piangono.
Insomma: il bilancio di una delle regioni più vivaci d’Italia piange una mancanza di prospettiva, specialmente per risolvere in modo cruciale difficoltà in settori come quello della famiglia, dei non autosufficienti e dei giovani. L’analisi tecnica testimonia gravi sofferenze, ma nulla viene fatto per superarle. Le nostre proposte (qui il link) erano proprio volte a sciogliere questo nodo, con o senza una contribuzione dei più ricchi (es. 60 euro al mese per chi ha un reddito di 100.000 euro l’anno).
In più quest’anno 140 milioni verranno impegnati per la sola pedemontana e questo ha causato dei tagli lineari per ogni assessorato. Questo porterà ad aprire una nuova discussione sulla rischiosissima posizione in cui, d’ora in poi, il Veneto si troverà, vittima di un project financing sconveniente e pericoloso per il pubblico e che impedirà ulteriori scelte politiche lungimiranti.
Ecco alcune azioni di questo bilancio 2018.
Pro:
+ 300.000 euro per assistenza tecnica al PSR;
+ 16 milioni per Veneto Agricoltura per garantire lo stipendio ai forestali;
+ 100.000 euro per famiglie monoparentali (dopo la mia modifica di legge il progetto sta funzionando finalmente!);
+ 400.000 euro per contrasto alla violenza sulle donne (dopo lo scandaloso vuoto di risorse del 2015 si ritorna a ragionare);
+ 300.000 euro per i distretti industriali e le aggregazioni di impresa;
+ 2 milioni per prevenzione rischio idraulico (insufficienti ma.. non si disdegnano);
+ 1 milioni per bonifica siti inquinati (la legge regionale del 2009 ma mai finanziata in questi ultimi anni);
+ 5 milioni per il trasporto pubblico locale (ma meno soldi per il sistema ferroviario);
Stanziati 600.000 euro per la cooperazione e promozione diritti umani (una delle poche regioni che continua a finanziare questa legge senza tagli);
Insomma:
– 10.000 euro per agricoltura sociale: sono pochi ma la legge non era mai stata finanziata negli ultimi 3 anni e mi auguro venga implementata in assestamento per poterla concretizzare
Contro:
+ 2.5 milioni per finanziare le iniziative a discrezione il presidente o la giunta, mentre il mondo della cultura e dell’arte piange l’insufficienza delle risorse da destinare a progetti meritevoli in modo trasparente! (solo 565.000 per biblioteche, musei, iniziative artistiche e culturali);
+ 12 milioni per l’Azienda Zero, ente della sanità che doveva abbassare i costi di gestione della sanità ma in 2 anni ci costa 20 milioni! Nel frattempo le nostre ulss sono in sofferenza;
– 6 milioni di euro per il turismo!!!!! Gravissimo;
– 20.000 euro per apicoltura;
– 300.000 euro per lavori pubblici e costrizioni in zone sismiche;
– 20.000 euro per contenimento parassita Drosophila Suzuki (Cimice asiatica);
– Nessun finanziamento al servizio civile regionale: per il secondo anno la Regione dimostra di non puntare su un’iniziativa di Valore per i Giovani;
– 100.000 euro per i progetti volti a facilitare trasporto e accessibilità per diversamente abili;
– 2 milioni per interventi per le famiglie degli alunni di statali e paritarie;
– 3 milioni per il sistema ferroviario metropolitano;
– Solo 1,7 mln stanziati per l’edilizia scolastica: con il bando del 2017 è stato finanziata solo una piccolissima parte dei richiedenti. Nel 2015 erano 12 i milioni stanziati!;
– 220.000 euro per sicurezza urbana;
– 2 milioni per attività motorie e sportive;
– 220.000 euro per la promozione del commercio estero;
– 60.000 euro per la gestione e promozione dei marchi regionali;
– 300.000 euro per la gestione rifiuti;
– 500.000 euro per comunità montane;
– 6.000 euro per le attività delle Regole (solitamente erano 12.000 euro stanziati: il minimo sindacale!);
– 30.000 euro per la promozione della costiera e della tutela delle aree biologiche(10.000 euro stanziati solamente!);
– Non finanziata formazione per la disostruzione pediatrica.
-20 milioni per la legge forestale regionale: rispetto al 2016, un taglio importante delle risorse per la valorizzazione delle foreste, della tutela idrogeologica, la conservazione del suolo e dell’ambiente, della produzione legnosa…
In fine:
Sul tema dei fondi alla contaminazione dei Pfas, stanziati con la legge Collegato alla Stabilità 2018, vi rimando al mio precedente comunicato PFAS – COFINANZIAMENTI REGIONALI INSUFFICIENTI. SOLO L’1%, e vi segnalo anche i fondi ai cacciatori, sempre presenti nei bilanci per non fare un torto agli “amici” SOLDI ALLE ASSOCIAZIONI DI CACCIATORI: NIENTE A QUELLE DI STUDENTI E ANZIANI.
Dopo questo lungo elenco, attendo le vostre considerazioni su scrivimi@cristinaguarda.it, o contattatemi per qualsiasi vostra curiosità o approfondimento sul Bilancio regionale 2018!
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