Cristina GuardaIl Blog di Cristina Guarda

AGRICOLTURA E INNOVAZIONE: VALORIZZARE LA BIODIVERSITA' AGRICOLA VENETA

“Per valorizzare la biodiversità agricola veneta occorre garantire sostegni certi alle imprese e agli Istituti che le assisteranno, come lo Strampelli di Lonigo”

 

Dobbiamo valorizzare la biodiversità tipica del Veneto per poter dare nuove opportunità di coltivazione e commercio agli agricoltori veneti. E il programma Bionet va proprio in questa direzione perché punta a tutelare e promuovere le varietà storiche di cereali, viti, animali, orticoli, frutticoli del nostro territorio.

Ho partecipato all’incontro ‘Cereali, le varietà da conservazione’ all’Istituto di genetica e sperimentazione agraria Strampelli a Lonigo. È un progetto che riprende un input che avevo lanciato alla Regione negli anni scorsi, quando definivamo gli obiettivi del 2016 e del 2017 per l’agricoltura. Grazie a Bionet sarà possibile conservare risorse genetiche locali di interesse agrario e alimentare dall’erosione genetica, oltre alla loro iscrizione negli appositi registri, unico modo per poter essere poi commercializzate.

 

Tuttavia questa buona iniziativa dovrà essere supportata da misure iniziative specifiche a sostegno delle aziende agricole del Veneto che vorranno scommettere sulla coltivazione delle specie antiche. Una responsabilità politica a cui l’assessore regionale, assieme alla Giunta e il Consiglio, non potrà sottrarsi nel 2019, quando si prevede il trasferimento agli agricoltori delle conoscenze acquisite grazie al progetto Bionet.

Il successo della ricerca non lo si misura con la quantità delle pubblicazioni, ma con i risultati di prodotto di mercato e di fatturato che le aziende del Veneto andranno ad ottenere attraverso la coltivazione e la commercializzazione dei prodotti che nascono da queste sperimentazioni. Per fare ciò, oltre a finanziamenti specifici legati alle misure del Psr, sarà necessario investire in tutti quegli enti di ricerca che hanno contribuito a questo scopo e che dovranno continuare ad assistere nell’innovazione gli agricoltori.

 

E proprio per quanto riguarda il settore cerealicolo si dovrà garantire la vitalità dell'Istituto di genetica di Lonigo, rinato grazie all’intraprendenza degli agricoltori del Basso Vicentino, della Provincia, del Ministero e del suo Crea. Il contributo della nostra Regione, rivolto alla promozione di servizi per gli agricoltori del Veneto e in particolare quelli dell’Area Berica, dovrà essere sicuramente più coraggioso di quanto visto fino ad oggi. Un impegno positivo ma, viste le competenze, comunque insufficiente.

 

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