Aziende agricole, sostegno al credito: “Pesante diminuzione dei finanziamenti regionali. Criteri da verificare”
Il settore agricolo ha bisogno di più risorse e strumenti per l’accesso credito. I criteri di assegnazione dei finanziamenti devono inoltre basarsi su una comparazione chiara tra tutti i settori, in modo da affrontare in maniera più incisiva le reali difficoltà. Non solo ci siamo astenuti sul provvedimento ma abbiamo chiesto all’assessorato di farsi promotore di una revisione complessiva delle misure per l’accesso al credito in agricoltura.
Ecco la mia analisi dopo la seduta in Commissione Agricoltura che era chiamata ad esprimere un parere sul programma di interventi per il credito di esercizio a favore delle imprese agricole del Veneto (legge regionale 16/2009, campagna agraria 2016/17).
Solo dalla comparazione dei dati è possibile verificare che, ad esempio, il settore cerealicolo è in costante perdita o che nel territorio veronese l’anno scorso la produzione dei kiwi ha sofferto di una moria e di una perdita importantissima nella produzione. O, ancora, si potrebbe verificare che lo studio promosso da AVISP (ex Veneto Agricoltura) specificava come il rischio dell’attività agricola più alto sia stato registrato nel settore frutticolo e orticolo tra il 2008 e il 2014: anni di piena crisi, proprio a fronte dei quali i sostegni sono stati pensati.
Vorrei sottolineare inoltre che l’esiguità dei finanziamenti messi ora a disposizione, da uno stanziamento medio di 2,5 milioni negli anni scorsi, si è passati a 530 mila euro. La riduzione sostanziale del finanziamento obbliga a maggior ragione a procedere con scelte di sostegno che non assomiglino a sorteggi tra sfortunati ma che vadano invece a dare una mano a chi ne ha più bisogno. C’è insomma la necessità di una rielaborazione complessiva di questi strumenti di sostegno e accesso al credito.