Apicoltura, approvata una legge necessaria per rilanciare il settore. Bene il divieto dell’uso di fitofarmaci, adesso attendiamo scelte conseguenti nel bilancio.
Quella sull’apicoltura è una legge attesa e necessaria, che ci auguriamo possa contribuire al miglioramento delle politiche a sostegno del settore, in modo da superare il problema della continua riduzione del numero degli alveari e delle opportunità di fatturato per professionisti e imprenditori, messi a dura prova anche dall’assenza di divieti nell'uso dei fitosanitari dannosi per le api su colture o erbe spontanee in fioritura, in agricoltura o nella gestione del verde pubblico e privato.
Sono stata molto contenta di essere stata correlatrice di questa proposta di legge, portando non solo il mio contributo ma anche le voce di tutti quegli allevatori diretti che ho incontrato e hanno contribuito a questo risultato. Il divieto di trattamento con fitofarmaci tossici, articolo 9 comma 4, è una scelta coraggiosa che la Giunta decide di fare e che condividiamo in pieno.
Resta da verificare se lo stesso coraggio verrà dimostrato in fase di bilancio, quando dovranno rispondere della riduzione del 40% delle risorse stanziate nel 2018 per l’apicoltura. Ma su questo ritorneremo con emendamenti ad hoc in bilancio: non si sa mai che si decida di puntare sull’apicoltura a singhiozzo. Inoltre un’altra bella notizia è quanto previsto dall’articolo 1 comma 1 con cui viene promosso l’inserimento di specie vegetali di interesse apistico nei programmi di rimboschimento e difesa suolo. Una scelta innovativa che fa del Veneto una regione all’avanguardia e un ottimo segnale per un ambiente più salubre.