Cristina GuardaIl Blog di Cristina Guarda

Azienda Zero: le nostre 8 proposte

 

OSTRUZIONISMO E PROPOSTE

Nell’ultimo mese, con i miei colleghi di tutte le minoranze, siamo stati accusati di OSTRUZIONISMO e di NON AVERE PROPOSTE, ma vorrei a questo punto spiegarvi il mio punto di vista con le mie considerazioni e con le “ULTIME PROPOSTE” che non sono le “ultime” ma sono sempre le stesse ma “decurtate”. Fin dall’inizio della discussione in Consiglio, non sono mai state ascoltate dalla maggioranza, anzi è meglio dire che erano una quindicina all’inizio ma qualche giorno fa si è aperta una contrattazione e sono diventati 8 punti.

 

Il 19 luglio, la maggioranza ha aperto alle nostre proposte. Ecco un breve indice:

1. Ruoli e i Compiti del Consiglio e Giunta;
2. Comitato dei Direttori Generali;
3. Gestione Sanitaria Accentrata nell’Area Socio Sanitaria;
4. Potenziare il servizio ispettivo di cui alla LR 21/2010;
5. Servizio ispettivo come soggetto terzo;
6. Togliere la previsione della nomina del Commissario dell’Azienda Zero;
7. Un tavolo tecnico per definire le competenze;
8. Togliere le competenze ai project financing.

 

Si perché fin da subito abbiamo chiesto di collaborare alla proposta di legge e sempre ci è stato negato un dialogo. Quindi abbiamo continuato a ripetere quali sono le criticità e i problemi che si verrebbero a creare con l’attuazione della proposta di legge sull’Azienda Zero, criticata anche da chi, nella sanità, ci lavora. E, ricordiamoci, non tocca né stipendi dei lavoratori né ruoli (ANZI FINALMENTE QUALCHE DIRIGENTE POLITICO IN MENO!), quindi perché anche chi ci lavora nella sanità fa osservazioni di modifica alla legge? Semplicemente perché conosce il sistema attuale con le sue problematiche e sa che aggiungendo un nuovo livello di governance, conterà più il bilancio anziché i servizi richiesti dal territorio.

In consiglio si è visto un monologo della minoranza, con una maggioranza che non interviene mai in aula, neanche per bocciare le nostre proposte, neanche per commentarle: sembra quasi che i consiglieri di maggioranza non abbiano argomenti per difendere la grande riforma della sanità di Zaia o che proprio non la conoscano, soprattutto se pensiamo che alcuni nostri punti chiedono che sia il consiglio a controllare e dare una mano alla pianificazione programmazione sanitaria, nostro compito come eletti dai cittadini. Ma la riforma snatura anche questo e quindi a cosa serve farci eleggere? A far credere al cittadino che va tutto bene, che fa tutto Zaia? NO anche perché non farà tutto il governatore ma deciderà un superuomo, un dominus, un PADRONE della sanità veneta non scelto dal Consiglio, organo che rappresenta i cittadini, ma un amico del governatore, che prenderà un sacco di soldi e gestirà un sacco di soldi (8,5 miliardi del bilancio regionale all’anno + 500 milioni del nazionale): ma perché questo ruolo di padrone che vogliono inserire a tutti i costi, non lo fa direttamente assessore della sanità? Risparmieremmo un sacco di soldi!

 

E poi i gravi problemi dell’accentramento di ben 22 funzioni in mano a questo superuomo, tra cui le funzioni di programmazione socio-sanitaria. Ma ragioniamo: aggiungere un livello di governace che decide per tutti cosa significa?
Prima in una Ulss il direttore, col suo bilancio, le risorse a disposizione e con la conferenza dei sindaci, programmava la spesa sanitaria e sociale secondo le linee guida regionali e nazionali. Ora, ad Ulss accorpate (ahimè, senza una base tecnica, che consideri flussi, viabilità e dati epidemiologici), chi deciderà come saranno dati i servizi sociali e sanitari ai cittadini? Il superuomo dell’Azienda Zero, naturalmente! E allora, addio al rispetto del principio della specificità locale e della conferenza dei sindaci, con un direttore dell’Ulss locale che sarà chiamato a attuare le politiche imposte dall’alto, punto e basta.

Per non parlare del problema dell’accentramento del sistema di assunzioni di medici, infermieri e operatori, delle maxi conferenze dei sindaci, del grave problema PROJECT FINANCING, del gravissimo problema del CONTROLLO (se l’operato dell’uomo scelto da Zaia, verrà controllato dalla Giunta di Zaia, che controllo sarà?)… Insomma, una riforma strutturale che non si può ridurre ad una seduta in Consiglio. C’è bisogno di una discussione ampia, non si può sicuramente approvare a scatola chiusa, visto che riguarda la gestione del 75% dei soldi della Regione Veneto, assorbiti dalla sanità.
QUESTA RIFORMA CI DICE QUANTO RISPARMIAMO OGGI, MA NON QUANTO RISPARMIEREMO DOMANI, NON HA UNA PROGETTAZIONE FUTURA, MA DALLA MAGGIORANZA CI DICONO: FAREMO DOPO!

 

C'è bisogno di una discussione ampia. E, nonostante le accuse della maggioranza di un’opposizione vuota, non siamo mai intervenuti senza proposte: tra le tante osservazioni, 8 sono i punti migliorativi inderogabili, proposti da tutta la minoranza.
Abbiamo perso la guerra sul direttore dell’azienda zero, che non troverete negli 8 punti nonostante noi prevedessimo un’agenzia gestita da un’ASSEMBLEA che garantisse una giusta razionalizzazione dei servizi tecnico amministrativi (non sanitari, perché sulla sanità non si razionalizza ma si riorganizza).
Ma la maggioranza su questo non fa un passo indietro, l’uomo politico di favore lo vuole a tutti i costi: spero solo che la nomina possa essere valutata dal consiglio, unico organo eletto dal popolo veneto e non “nominato”.

La mia provocazione è questa: che il superuomo sia l’assessore alla sanità, altrimenti non ha senso. O forse lo stipendio dell’assessore è troppo basso? La riflessione la lascio a voi, ma posso dirvi che un’agenzia composta dai direttori delle 9 ulss e gestita dall’assessore (che se no non avrebbe più molte funzioni a suo carico, perché sostituito dal superuomo), sarebbe meglio che non un uomo solo, esterno e che comanda il 75% del PIL regionale.

 

LE OTTO PROPOSTE SUL Pdl 23 "AZIENDA ZERO"

  1. Definire/chiarire il ruolo e i compiti dell’Area Sanità e Sociale del Consiglio e Giunta Regionale, anche in relazione all’Azienda Zero (art. 2 e 10). Possibile scrivere una legge poco chiara su chi fa chi e cosa fa chi? Da un anno dalla presentazione, la risposta è sempre la stessa: “Poi vedremo, poi decideremo..” ma il rischio è che cambino i nomi delle cose ma che rimanga tutto com’è, se non accentrare alcuni poteri a discapito delle esigenze dei territori. Consiglio e Giunta non sapranno nemmeno dove finiranno i soldi, forse. Approveremo un bilancio regionale il cui 75% destinato alla sanità, non sapremo come verrà speso.
  2. Istituzione all’interno dell’Azienda Zero del comitato dei Direttori Generali delle ULSS, delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e dello IOV, con funzioni gestionali in relazione alle lettere f, g, h del comma 3 dell’art. 2. Con l’azienda Zero viene istituito un nuovo livello di governance: cosa significa? Che se prima decideva il DG della ulss del territorio, con la conferenza dei sindaci, ora la decisione dell’Ulss territoriale dovrà fare un passaggio ulteriore e rimettersi all’Azienda Zero che deciderà se approvare o meno la richiesta (es. su un piano di assunzioni e sulla richiesta di servizi specializzati sperimentali etc.)
  3. GSA: inserire la Gestione Sanitaria Accentrata nell’Area Socio Sanitaria
  4. Potenziare il servizio ispettivo di cui alla LR 21/2010. Se sono nostri soldi, se sono il 75% del nostro PIL regionale, non solo dobbiamo controllare le spese, ma è il momento di vedere dove ci sono gli sprechi e tutelare dai rischi di illegalità (e non sono io che lo dico nel mio ruolo politico istituzionale, ma personale all’interno delle strutture, chi meglio di loro può darci una mano in questo?).
  5. Togliere il servizio ispettivo dalle competenze dell’Area Sanità e Sociale della Giunta e attivarlo come soggetto terzo. La garanzia: se il controllore è il controllato abbiamo un problema serio: questo è un altro punto per far funzionare il sistema: il controllore deve poter essere svincolato
  6. Togliere la previsione della nomina del Commissario dell’Azienda Zero;
  7. Istituire un tavolo tecnico per definire con chiarezza le competenze dell’Azienda Zero descritte nella lettera g del comma 3 dell’art. 2. Non possiamo fare una legge e rimandare a dopo, forse, modifiche o definizioni. Una legge chiara e ben definita è chiedere troppo? Il rischio è sovrapposizione di competenze, doppioni o che rimanga tutto com’è. Noi vorremmo che l’Azienda Zero si occupi esclusivamente delle materie espresse alla lettera g):

“la gestione di attività tecnico-specialistiche per il sistema e per gli enti del servizio sanitario regionale, quali:
- gli acquisti centralizzati;
- le procedure di selezione e formazione del personale;
- il modello assicurativo del sistema sanitario regionale;
- le infrastrutture di tecnologia informatica, connettività, sistemi informativi e flussi dati;
- l’autorizzazione all’esercizio delle strutture sanitarie e socio-sanitarie;
- la gestione del contenzioso sanitario previa sottoscrizione di convenzioni tra ogni singola Azienda ULSS, Aziende Ospedaliere e Ospedaliero Universitarie, IOV e l’Azienda Zero, che garantisce il patrocinio e la difesa;
- la logistica;
- i servizi tecnici;”

           8. Togliere le competenze previste dai commi 6, 7, 8 dell’art. 2 relative al project financing. L’Azienda Zero non può essere libera di fare e attivare Project Financing, stiamo già pagando per quelli attivati nei 5 ospedali sul territorio regionale, ne vogliamo altri per dare gli appalti agli amici degli amici direttamente?


Sono richieste che guardano a MAGGIORE RISPARMIO, TRASPARENZA E GARANZIA NEI CONTROLLI INTERNI, affinché siano efficaci e non protezionistici della politica. Quindi rimando al mittente chi dice che facciamo ostruzionismo: le proposte ci sono sempre state sul piatto, forse erano troppe? Ma la legge, da un anno fa quando è stata depositata è già stata RISCRITTA TUTTA dagli stessi depositari. Forse qualcosa di sbagliato c’è ma la maggioranza non lo vuole ammettere!
Credo che risparmiare sugli sprechi (partendo dal taglio delle poltrone) creando efficienza e liberando soldi per aumentare i servizi, le prestazioni sui territori, gli investimenti in tecnologia e attrezzature e NON per pagare gli interessi dei PROJECT, sia nostro compito politico. Ma perché la maggioranza si oppone a questo? Questione di politica veneta!

 

Se siete arrivati a leggere fino a qui e avete considerazioni, dubbi o proposte, contattatemi su scrivimi@cristinaguarda.it

 

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