Cristina GuardaIl Blog di Cristina Guarda

CETA: E' NECESSARIA UN'INTESA MAGGIORE CON IL MONDO AGRICOLO

“Sul Ceta è necessaria un’intesa maggiore con il mondo agricolo”

Occorreva trovare un’intesa più ampia con il mondo agricolo e bisognava impegnarsi maggiormente in questa direzione. Arrivare a un accordo con una divisione delle associazioni di categoria non è certo un fatto positivo.

Per questo ho votato a favore della risoluzione con cui si chiede la sospensione dell’approvazione del Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement) firmato dall’Unione Europea con il Canada.


L’accordo tutela ancora un numero troppo ristretto di Dop e Igp del nostro territorio. Per quel che ci riguarda, essendo le produzioni tipiche un valore aggiunto per il nostro territorio e con un potenziale economico in crescita ed espansione, crediamo che l’intesa possa rappresentare un’opportunità per tante aziende che continuano a investire su questo. Ma c’è ancora molto da lavorare per migliorarla.

Un miglioramento auspicabile, aggiungo, poiché il Ceta può aprire un’era importante per l’Europa e soprattutto per le produzioni italiane di qualità, quelle con identificazione geografica. Il loro riconoscimento consentirà nuove opportunità ad oggi non sfruttate dalla Comunità europea e dalla sua agricoltura. Tuttavia è necessario sciogliere diversi nodi, in modo che un’opportunità non si trasformi in un accordo capestro.

 

Concludo dicendo che è molto negativo il fatto che non si possano inserire nuove indicazioni geografiche! Sono solo poche le IG italiane riconosciute nel CETA: chi non è compreso non avrà la possibilità di entrarvi, dal momento che l'aggiornamento dell’elenco sarà ammesso solo per sottrazione, o per aggiungere nuovi prodotti IG riconosciuti “ex-novo”.

Per l'Italia Sono solo 41 su 288 e, anche se corrispondono al 90% di quelle che oggi commercializzano con il Canada, sarebbe importante lasciare a tutte le "escluse" una finestra aperta per un'opportunità futura di scambio.
Ciò nonostante questo è il primo accordo che riconosce l'indicazione geografica al di fuori dei confini europei. E questa è un'opportunità da non demonizzare e su cui lavorare!

 

Di seguito potete scaricare e leggere i documenti di Coldiretti, Confagricoltura e CIA, per farvi un'opinione. Ditemi la vostra opinione sul Trattato CETA su scrivimi@cristinagurada.it

 

- La brochure Coldiretti sul Trattato del libero scambio CETA;

- Il libro bianco Coldiretti "Alla ricerca di una commercio libero e giusto (Free e fair)";

- Il documento di Confagricoltura e CIA sul Trattato di libero scambio CETA.

 

 

 

Indietro

Questo sito utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza su questo sito web. Continuando la navigazione, accetti il loro utilizzo.  Accetto